Formula 1: Jean Todt, sopravvissuto al terremoto in Nepal

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Due sono state le scosse più forti, una di magnitudo 7.8 e l’altra di 6.7, senza tenere conto di tutte quelle di assestamento. Due valanghe sul monte Everest che, hanno colpito i campi 1 e 2 provocando almeno 17 morti tra gli alpinisti, l’ultima stamane, quando un enorme blocco di ghiaccio si è staccato cadendo per 800 metri e finendo sull’area del campo base. Oltre 2000 i morti, per la precisione 2263 in Nepal, 57 in India e 17 in Cina. Numeri, che solo a leggerli, mettono davvero spavento.

Se nella lista dei dispersi ci sono anche due fratelli fiorentini, che non hanno più comunicato coi genitori da un paio di giorni, Kathmandu è una città rasa al suolo, in ginocchio: moltissimi sono i palazzi crollati. Ha dovuto cedere anche la torre Dharahara, simbolo della città e Patrimonio dell’Unesco.

Nella città asiatica, proprio in questi giorni era presente una delegazione della FIA, rappresentata dal Presidente Jean Todt che, assieme a Graham Stoker e a Morris Chandler, si trovava in Nepal per il Congresso Regionale dello sport nell’area dell’Asia-Pacifico. Tutti i membri della delagazione della Federazione Internazionale sono usciti indenni dal drammatico sisma.

Eleonora Ottonello
@lapisinha