Credits: Pirelli, press area
Non si tratta delle estremità laterali posteriori del fondo che, per effetto della velocità, si piegano fino ad accentuare la “sigillatura” del fondo, aumentando il carico aerodinamico e il “porpoising”. Per quest’ultimo, è stato adottato un tirante, che in Canada è stato necessario duplicare, fino a coprire tutto il fondo.
Mercedes ha dichiarato di essere rimasta stupita, nello scoprire che alcuni team potevano usare un fondo piatto flessibile. I suoi sospetti sono andati dritti verso Ferrari e Red Bull.
La FIA ha poi svelato questa possibilità, quando ha presentato al Comitato Tecnico la direttiva “antiporpoising”. Secondo quando trapela, la rivista tedesca Auto Motor und Sport: “saranno fatti controlli più esaustivi del fondo, del fondo piatto e dei skid block, sia a livello di progetto e sia di usura”.
Si parla di una revisione di questi parametri, che possono essere necessari per garantire la parità delle condizioni tra i team.
Una questione che ancora non è arrivata, ma che sicuramente creerà non poche polemiche. Ma non c’entra nulla il “porpoising”, anche se senza l’esistenza di questo fenomeno, sarebbe potuto passare inosservato.
Tuttavia, lo scorso inverno, alla vigilia della stagione 2022, Ross Brawn aveva rivelato qualcosa a riguardo nel corso di un’intervista su F1TV.
“Penso che la rigidità del fondo piatto, sarà un argomento importante. I team controllano sempre le aree sensibili, dal punto di vista della flessibilità. Le ali flessibili, è un fenomeno a noi noto, ma non possiamo dire lo stesso sul fondo. Dover decidere se renderlo rigido, non significa nulla. Occorre citare alcuni parametri legati al carico o alla flessibilità, per sapere se è una cosa accettabile o no,” aveva così segnalato in quell’occasione, Brawn.