Formula 1 | Il gruppo bancario Santander lascia la Formula 1 e la Ferrari

Il gruppo bancario Santander lascia la Formula 1 e la Ferrari

© Ferrari Press Area

Nel 2010 il pilota spagnolo Fernando Alonso è arrivato in Ferrari ed insieme a lui il gruppo bancario Santander, per ordine di Emilio Botín. Anche dopo che Fernando Alonso è passato alla McLaren, il gruppo bancario ha continuato a sponsorizzare la Rossa di Maranello fino a questa stagione, perché dalla prossima non lo farà più. Il sito ‘El Confidencial’ infatti ha confermato che il 2017 è stato l’ultimo anno della Ferrari con il logo Santander Bank. La settimana scorsa giravano alcune voci riguardanti il fatto che il team e lo sponsor stavano negoziando per rinnovare l’accordo che li aveva uniti fino a quest’anno e che è stato rinnovato nel 2012, due anni prima della sua scadenza.

Ma il rinvio dei colloqui fino alla fine del periodo stipulato nel contratto che è il 31 dicembre è sembrato un brutto segno per l’El Confidencial, che ha poi confermato, che il gruppo bancario Santander non sponsorizzerà più la Ferrari, dopo otto stagioni insieme. Il Cavallino Rampante non è contento di questo, infatti ha fatto un’offerta per continuare, ma Ana Botin, presidente del gruppo, dopo la morte del padre avvenuta nel 2014, ha rifiutato perché non è più disposta ad investire 40 milioni di euro a stagione. Perciò visto questo distacco tra le parti ed il non riuscire a trovare un punto d’incontro, l’unica cosa sensata da fare è non rinnovare l’accordo.

Infatti, Santander non solo lascerà la Ferrari, ma lascerà la Formula 1 stessa. Ha investito 10 milioni di euro nella sponsorizzazione di fantastici Gran Premi come quelli della Gran Bretagna o del Brasile, ma non prolungherà questo accordo nonostante i grandi vantaggi che gli ha portato questo sport. Secondo Juan Manuel Cendoya, il vicepresidente di Santander in Spagna, il rendimento medio degli ultimi dieci anni è stato da tre a cinque volte superiore rispetto all’investimento fatto, ma nonostante ciò, per Santander la Formula 1 è troppo costosa e perciò non vuole continuare a farne parte.