Formula 1 | GP Malesia: il circuito di Sepang è da riscoprire!

Pneumatici a mescola dura, media e morbida caratterizzeranno il Gran Premio della Malesia. Tali mescole sono necessarie per affrontare un circuito complicato come quello di Sepang, composto da veloci curvoni in appoggio e cambi di direzione da 250 km/h.

In passato il tracciato ha fatto rilevare un elevato degrado e consumo, anche se attualmente il circuito è totalmente da riscoprire, non solo a causa del nuovo asfalto posato sui 5 chilometri e 543 metri che lo compongono, ma anche per la variazione delle pendenze, specialmente sull’ultima curva, poi per le nuove vie di fuga e cordoli, oltre che per i canali di drenaggio.

Il nuovo asfalto effettuato sul circuito di Sepang, non solo dovrebbe assicurare un fondo più liscio e minori sconnessioni, ma anche livelli di abrasività nella media, almeno queste sono le aspettative. Tali livelli di abrasività secondo un’analisi effettuata dalla Pirelli, hanno un valore di 3 su 5, invece per quanto riguarda la voce stress e forze laterali sulle mescole, queste possono raggiungere il livello di 4 su 5.

Quindi le mescole, specialmente l’anteriore sinistra, saranno sollecitate non soltanto dai curvoni, ma anche da alcuni punti nei quali si dovrà ripartire necessariamente sfruttando la trazione. Tali punti vanno dalla curva 2 alla curva 5 e poi in uscita dalla curva 9 e dalla 14.

Una vera incognita sarà il meteo, perché nonostante si attendono temperature elevate, vi è un’alta probabilità che a Sepang arrivi il solito temporale, che così modificherà il classico depositarsi della gommatura nel corso del weekend.

Ma ciò potrebbe cambiare anche la strategia ed il numero delle soste che si potrebbero effettuare per il cambio gomme. Per ora comunque si ipotizza uno stint obbligatorio per tutti con la mescola più dura. Ciò che si sa con certezza è che si vedranno più soste ai box.