Formula 1 | Gp Canada 2018, Whiting sulla bandiera a scacchi anticipata: “C’è stato un errore di comunicazione con lo starter”

formula 1 gp canada bandiera a scacchi anticipata

© formula1.com

Il Gp Canada disputato Domenica 10 Giugno 2018, ha visto trionfare Sebastian Vettel con la Ferrari, è stata caratterizzata da un episodio accaduto nel finale della gara, precisamente al termine del 69° giro, quando il pilota tedesco leader della corsa stava tagliando il traguardo, quando la bandiera scacchi è stata esposta e sventolata dalla modella Winnie Harlow. La corsa però non era ancora finita, infatti mancava ancora un giro al termine che difatti poi è stato correttamente completato.

formula 1 gp canada bandiera a scacchi anticipataEvidentemente il commissario FIA che si trova sulla torretta di partenza/arrivo pensava che Sebastian Vettel stesse completando il 70° e quindi ultimo giro, dando la bandiera a scacchi in mano Winnie Harlow affinché sventolasse, quando in realtà si stava completando il 69° giro.

In alcuni punti della pista poi i commissari a bordo pista, si sono messi a loro volta a sventolare le bandiere per salutare i piloti, destando anche confusione in quest’ultimi che hanno comunque continuato a spingere fino a concludere l’ultimo giro. Praticamente, quest’ultimo giro è stato gestito come se in quel momento ci fosse la bandiera rossa e dato che la bandiera a scacchi è stata esposta al 69° giro, la classifica è stata aggiornata e fissata al 68° giro, senza apportare cambiamenti nella top 10, benché il pilota della Red Bull Daniel Ricciardo ha perso il suo giro veloce nei confronti di Max Verstappen.

A spiegarci l’incidente accaduto nel finale di gara ci ha pensato il direttore di gara, Charlie Whiting: “La bandiera a scacchi è stata data con un giro d’anticipo a causa di un errore di comunicazione con lo starter, ovvero l’addetto che apre e chiude le gare. Pensava che fosse l’ultimo giro, ha chiesto al race control che glielo hanno confermato, pensando che la sua fosse stata un’affermazione e non una domanda. Quindi ha mostrato la bandiera a scacchi con un giro d’anticipo, ma ciò non ha nulla a che fare con il fatto è stata una celebrità a sventolarla”.

Charlie Whiting poi cerca di giustificare l’accaduto, affermando che sicuramente lo starter si sia confuso con la grafica che indica il giro che sta completando il leader e non quelli completati: “Penso che le persone che non lavorano a tempo pieno in Formula 1 possano essere un po’ confuse dalla grafica, vedendo sullo schermo l’indicazione 69 su 70”.

“Tutti sanno che questo significa che siamo al 69° giro, ma può capitare qualcuno più disinvolto che pensi che in realtà si tratti dell’ultimo giro. Penso che sia qui che nasce il dubbio, ovviamente è necessario un lavoro migliore per informare queste persone. È stato spiacevole, ma si è trattato di un semplice errore di comunicazione. Abbiamo a che fare con tantissime persone, di paesi diversi, lingue diverse, è difficile fare sempre tutto in maniera perfetta. Sicuramente ci sforziamo per raggiungere la perfezione e per fortuna non c’è stato un danno reale, in quanto ciò che è successo non ha influenzato il risultato della gara”, ha così spiegato.

formula 1 gp canada bandiera a scacchi anticipataIl direttore di gara, poi ha spiegato che ovviamente i team hanno chiesto il da farsi in quel momento, per poi ottenere la comunicazione di continuare a correre fino alla conclusione del 70esimo giro.

“Era molto chiaro cosa fosse successo. In tali circostanze, pochissimi team manager erano sicuri di poter dire ai loro piloti di rallentare come se la gara fosse finita. Il mio consiglio a tutti coloro che lo hanno chiesto, è stato di completare la gara per essere sicuri, ha così commentato Whiting.

“Di solito i commissari sventolano le bandiere per congratularsi con il vincitore e alcuni di loro lo stavano già facendo, perché pensavano che la gara fosse finita, e ciò ha destato confusione. Presumibilmente gli avevano detto che era stata mostrata la bandiera a scacchi, ma non potevano sapere che fosse stato fatto erroneamente. Se tutti i commissari fossero scesi in pista mentre i piloti stavano ancora gareggiando sarebbe stato molto pericoloso, quindi è un qualcosa che dobbiamo evitare che possa riaccadere in futuro”, ha così concluso la sua dichiarazione Charlie Whiting.