Formula 1, disastro Mercedes: cosa è veramente successo a Monaco?

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Sono passati quasi sette giorni da quello che, ancora per parecchi mesi, verrà ricordato come il disastro Mercedes andato in scena a Monaco. Se, subito negli istanti successivi al termine della corsa, il coro dei complottisti ha puntato il dito contro gli uomini di Brackley, colpevoli di aver voluto favorire Rosberg, a distanza di quasi una settimana, ha iniziato a trapelare l’indiscrezione secondo la quale sarebbe stato lo stesso Lewis Hamilton abbia indotto il suo team a chiamare il pit-stop delle polemiche.

A fare luce su quello che, apparentemente, poteva essere un’abile mossa strategica per dare un po’ di pepe alla stagione, ci ha pensato direttamente il sito ufficiale della Formula 1 che, pubblicando il colloquio fra il pilota e il muretto, si noterebbe che la Mercedes, almeno in un primo tempo, aveva deciso di tenere in pista Hamilton, al pari di Rosberg e Vettel, ma che l’inglese, in un secondo tempo, abbia mostrato parecchia insicurezza su questa eventualità. Fin dai primi momenti si sono ipotizzate svariate teorie sul motivo del rientro ai box di Hamilton: se in Ferrari, l’hanno definita come una scelta arrogante, alla fin fine non è stato nemmeno un errore di calcolo, semmai un problema di comunicazione: «Siete sicuri che la cosa migliore sia restare fuori? Queste gomme hanno perso tutta la loro temperatura e tutti gli altri stanno andando sulle option», ha chiesto Hamilton al box, prima dello stop. Un messaggio che pare abbastanza chiaro e che alla rilettura, mostra come il primo a essere insicuro di riuscire ad arrivare a fine gara è soprattutto il pilota inglese.

A Montecarlo è difficile superare e dopo aver perso la posizione, non solo sul compagno di squadra, ma anche su Vettel, era impossibile immaginare che un pilota di esperienza come il tedesco si sarebbe lasciato sfilare dolcemente tra le strette curve del Principato. Colpa al 50% quindi: Hamilton, sì ha avuto un ruolo, ha insinuato un dubbio, ma alla fin fine la decisione è stata presa dal muretto della Mercedes che, a fine corsa, si è scusato col suo pilota. Nonostante ciò, quello che è avvenuto a Monaco è un fatto che continuerà a far parlare, forse per parecchi mesi, forse a fine anno, quando magari Hamilton potrebbe trovarsi nella scomoda posizione di vice campione del Mondo per pochi punti, magari quelli persi a Montecarlo. Ciò che è certo è che il mondiale ora è aperto, con Rosberg distante solo dieci lunghezze dal compagno.

Eleonora Ottonello
@lapisinha