Formula 1, Dennis blocca l’accordo Honda-Red Bull!

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La Red Bull è punto e a capo. Se la settimana scorsa, su stessa ammissione di Bernie Ecclestone, il Patron della Formula 1 sarebbe riuscito a convincere la Honda a girare le prorie power unit alla Red Bull, a bloccare di netto l’affaire tra gli austriaci e i giapponesi si è inserito Ron Dennis. Ormai sono due settimane che, dopo i no ricevuti da Ferrari e Mercedes, Ecclestone sta cercando una soluzione plausibile per evitare che la squadra di Milton Keynes possa lasciare la Formula 1, trovandosi ad oggi senza un fornitore per il motore.

Secondo le indiscrezioni trapelate nella giornata di ieri dai colleghi di Auto Motor und Sport, Ron Dennis avrebbe posto il veto a riguardo di un ipotetico progetto tra Honda e Red Bull. Il manager britannico ha messo voce in capitolo sentendo minacciato il futuro della McLaren: secondo Dennis se la Honda dovesse dividersi tra il team di Woking e quello di Milton Keynes a farne le spese potrebbe essere proprio la McLaren in cerca di riscatto dopo i deludenti risultati del 2015: «La Honda sembra essere contenta di poter offrire a qualcun altro i propri motori, ma Dennis crede che non dovrebbero farlo – ha commentato Ecclestone ai colleghi di Motorsport.com – La verità è che Honda si è impegnata con Ron che ha la possibilità di porre il diritto di veto su qualsiasi team e in questo caso non vuole la Red Bull perché crede che possano rivelarsi dei seri concorrenti».

La veridicità dei fatti sostiene che, a parità di condizioni, tutti nel paddock temono gli uomini di Milton Keynes. Dopo i rifiuti, e per ovvi motivi, di Ferrari e Mercedes, anche la McLaren si unisce al coro. A differenza di quanto si potrebbe pensare, Yasuhisa Arai, Responsabile della sezione Formula 1 per Honda, ha ammesso che il motore giapponese non è male con notevoli mancanze riscontrate nella parte ibrida. La Honda non si è fatta trovare preparata alla sfida elettrica ma parte della colpa sarebbe da imputare anche alla McLaren. Secondo quanto rivela Nugnes di Omnicorse.it, «il fatto che la power unit abbia seri problemi di ricarica elettrica è dovuto anche a causa di una batteria che non riesce a immagazzinare tutta l’energia disponibile». E proprio il sistema dell’ERS non è stato progettato solo ed esclusivamente da Honda, ma in collaborazione con la McLaren Applied Technologies.

Come andrà a finire? A Milton Keynes non hanno nessuna intenzione di scrivere la tanto decantata lettera di scuse alla Renault che Carlos Ghosn, Presidente del gruppo transalpino, ha preteso per riaprire la trattativa. Non c’è che dire. Il match è solo alle fasi iniziali.