Dichiarazioni Formula 1 Formula 1: che succede se un pilota è positivo al Covid-19 3 Giugno 2020 Erika Mauri Credits: Pirelli Press Area Dopo l’ufficializzazione delle prime 8 gare del calendario, tutte sul suolo europeo, sono in molti a chiedersi che cosa accadrebbe su uno dei piloti dovesse contrarre il virus. Carey assicura che questo non fermerebbe lo spettacolo Sembrerebbe dunque che la cancellazione del primo GP australiano in seguito alla scoperta della positività di un membro McLaren sia un episodio destinato a rimanere isolato. Lo ha assicurato il Presidente della Formula 1 Chase Carey che, interpellato sulle possibili conseguenze di contagi tra piloti, ha spiegato che l’intero Circus ha lavorato in modo tale da garantire l’evento ricorrendo ai piloti riserva di cui ogni Team dispone per evenienze come questa. “Un individuo che risulta positivo non porterà all’annullamento della gara. Incoraggiamo i Team a seguire delle procedure per isolare quella persona in un hotel e sostituirla” – ha spiegato Carey sul sito ufficiale della Formula 1. Il piano è quello di isolare tempestivamente la persona contagiata e sostituirla con una riserva, senza che questo modifichi i programmi: “Dovremmo parlare di alcune cose e dovremmo lavorarci su. Le opzioni basate sul “e se….” sono troppo numerose per essere interpretate da tutti, ma il fatto che una squadra non possa correre non annullerebbe la gara. Metteremo in atto una procedura tale da non essere costretti alla cancellazione dell’evento nel caso di un contagio. Se un pilota contrae l’infezione, le squadre hanno a disposizione piloti di riserva” – ha poi aggiunto. LE RIPERCUSSIONI SUL CAMPIONATO Come riporta soymotor.com, se Carey ha insistito sul fatto che la Formula 1 non avrebbe presentato e ufficializzato il piano pubblicato ieri se non fossero tutti sicuri che lo stesso possa essere realizzato in tutta sicurezza, non ha però parlato delle eventuali ripercussioni che un contagio potrebbe avere sula classifica mondiale: “Non andremmo avanti se non avessimo la certezza sufficiente di disporre delle procedure, dell’esperienza e delle capacità necessarie per fornire un ambiente sicuro e gestire così qualsiasi problema si verifichi” – ha concluso. L’assenza forzata di un pilota potrebbe infatti voler dire rinunciare alla lotta iridata o a battere degli storici record, come quello a cui punta Lewis Hamilton: eguagliare le 7 vittorie mondiali di Michael Schumacher. FORMULA 1: LE RISERVE DEI TEAM I Team di Formula 1 possono dunque contare su giovani nomi per far fronte a ogni evenienza. Di seguito, i nomi dei piloti riserva delle scuderie della Classe Regina: Mercedes: Stoffel Vandoorne ed Esteban Gutiérrez Ferrari: da confermare Red Bull: Sébastien Buemi e Sérgio Sette Câmara McLaren: da confermare Renault: da confermare AlphaTauri: Sébastien Buemi e Sérgio Sette Câmara Racing Point: da confermare Alfa Romeo: Robert Kubica Haas: Pietro Fittipaldi e Louis Delétraz Williams: Jack Aitken “We always want to be challenging ourselves and [looking at whether] there other things we can do to make the sport better.”#F1 https://t.co/uwTV2lfM5M — Formula 1 (@F1) June 3, 2020 Tags: 2020, Chase Carey, Coronavirus, Lewis Hamilton Continue Reading Previous F1world incontra…Raffaele MarcielloNext Hamilton sopraffatto dalla rabbia: “Basta razzismo”