Formula 1, Caterham in pieno caso: cancelli chiusi a Leafield e personale fuori! 23 Ottobre 2014 Eleonora Ottonello Caterham nel caos e schiacciata dai debiti. La situazione, infatti, si fa sempre più complicata a Leafield. I liquidatori che hanno preso in gestione la factory, dopo l’azione della Export-Import Bank of Malaysia Berhad nei confronti della Caterham Sports Limited, società fornitrice del Caterham F1 Team, questa mattina ha chiuso i cancelli del quartier generale lasciando letteralmente i dipendenti della struttura chiusi fuori. Dopo i recenti sviluppi si fa sempre più concreta la possibilità di non riuscire a vedere il team anglo-malese al via del prossimo GP degli Stati Uniti. Dopo l’uscita di Tony Fernandes, il gruppo svizzero-arabo che è subentrato al malese, guidato da Colin Kolles, si trova in una posizione scomoda, finanziando la scuderia senza aver alcun titolo legale sulla società acquisita, in quanto l’ex proprietario non ha completato tutti gli obblighi di legge per trasferire le azioni al nuovo compratore. Nelle ultime ore si sono susseguiti i rumors che vorrebbero la cordata svizzero-araba voler restituire la Caterham a Tony Fernandes. La chiusura della struttura di Leafield è solo temporanea, in attesa che le parti trovino un accordo ma nel caso le parti non arrivassero a un compromesso, sarà impossibile prendere il volo per Austin, rumors smentiti dal team principal, Ravetto: «Stiamo mantenendo le normali procedure di preparazione di gara. Ma quello che succederà da domani non sarà più sotto il mio controllo». Questa situazione non fa bene alla Caterham e nemmeno al mondo della Formula 1. A intervenire sul caso è stato lo stesso Bernie Ecclestone, che al Sun ha espresso il desiderio che il team anglo-malese abbandoni la categoria: «Penso che sia meglio che vadano via. Non voglio vedere gente che fa l’elemosina nel paddock», ha sottolineato il Patron della Formula 1. Tags: 2014, Bernie Ecclestone, Caterham F1 Team, GP Stati Uniti, Manfredi Ravetto