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“A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. E le forme. E le note. E le emozioni” cit. Alessandro Baricco. Una frase che ho trovato adatta a raccontare e iniziare questo piccolo mio omaggio a colui che in qualche modo mi ha aperto le porte della Formula 1 nel 1998, quando iniziai a seguire i Gran Premi e quindi le imprese di un pilota, Michael Schumacher che in quel periodo guidava una monoposto Rossa, la Ferrari e con la quale poi diventò protagonista di innumerevoli, indimenticabili gare, battaglie in pista, vittorie e persino Titoli Mondiali.
Sono già trascorsi 5 anni da quel dannato 29 dicembre 2013, quando connettendomi ad Internet, vidi le prime immagini e notizie di ciò che era accaduto: incidente con gli sci per Michael Schumacher a Meribel e grave ferite alla testa, tanto da dover essere ricoverato d’urgenza all’ospedale di Grenoble e da lì ha inizio il lungo calvario, non solo per Michael e la sua famiglia, ma in un certo senso anche per me, ricordo che quel giorno così come i successivi di averli vissuti con grande apprensione, emozioni, lacrime, preghiere e speranza.
Oggi Michael Schumacher spegne 50 candeline, e da sua grande tifosa vorrei cogliere l’occasione di questo spazio ed in qualche modo unirmi ai festeggiamenti, parlando un pò di lui, della mia grande passione. D’altronde come ho detto all’inizio, è stato lui e le sue imprese, a farmi iniziare a seguire la Formula 1 ed appassionarmi tanto da decidere di entrare in questa redazione, parlare, raccontare questa categoria e i suoi protagonisti: piloti, vetture, ecc.
Raccontare Michael Schumacher e ripercorrere le sue imprese e ogni momento vissuto in quel periodo, non è facile per me, non nego di aver spesso un nodo alla gola, segno che le emozioni vissute sono tuttora vive e ogni volta ritornano come se fosse la prima volta. Ricordo come se fosse ieri le lacrime versate quando ci fu l‘incidente a Silverstone nel 1999, e mi dispiaceva quando seppi della frattura alla gamba, l’intervento, e non vedevo l’ora di rivederlo nell’abitacolo della sua Rossa. Ho ancora impressa nella memoria, le emozioni vissute a Imola, alle prove libere del Gp San Marino 2001 quando mio fratello maggiore mi portò a vedere per la prima volta la Formula 1 dal vivo e quindi tra le altre vetture e piloti presenti, anche le Ferrari con a bordo Michael Schumacher e Rubens Barrichello. Un sogno che mi si avverava, felicità alle stelle ogni volta che quei bolidi molto rumorosi e veloci transitavano dinanzi a me, ricordo ancora il cronista dell’autodromo dire: “Schumacher è come un treno”, ed io che ad ogni passaggio urlavo: “Forza Michael”.
Emozioni che ho vissuto di nuovo anni dopo nel 2012 a Monza, anche se in quell’occasione non eri più un pilota Ferrari, ma Mercedes. Ringrazierò sempre, durante il Pit Walk, benché non sia riuscita ad avvicinarmi a lui perchè la gente era troppa, e per vederlo sono salita sul muretto della Mercedes, riuscendo poi ad intravedere soltanto le sue braccia alzate e il sorriso, come per voler abbracciare tutta quella folla, e diretto verso loro a fare autografi, mi ha commosso ed emozionato, perchè ho visto una persona disponibilissima, gentile.
Oggi è una giornata speciale, sicuramente tutto il mondo della Formula 1, Maranello e la Ferrari, la Mercedes, e molti altri che hanno avuto a che fare lui, lo ricorderanno e gli renderanno omaggio, e continuando a dimostrargli il loro affetto con i soliti hastag #ForzaSchumi, #KeepfightingMichael.
Concludo Augurandoti Buon Compleanno Michael, e malgrado questo silenzio che da quel giorno abbiamo dovuto imparare a rispettare, convivere seppur con una piccola voglia di sapere come stai, sono sicura e voglio sperare che tu stia lottando come solo tu sai fare, cercando anche qui il limite e di cogliere ogni opportunità per andare avanti e alla ricerca di una vittoria, che in questo caso significherebbe guarigione, tornare ad una vita più normale possibile. Io in qualche modo te lo auguro, averti avuto come mito è ed è stato un onore immenso.