Gran Premio Italia Formula 1, asse Governo-Marchionne per salvare Monza? 8 Settembre 2015 Eleonora Ottonello Credits: formula1.com Sono passati ormai due giorni dalla conclusione del Gran Premio d’Italia. In occasione della gara, nel paddock di Monza, non è passata inosservata la presenza del Presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, che ha incontrato Bernie Ecclestone, non tanto per una visita di cortesia, quanto per parlare dell’intricata faccenda che vede al centro l’Autodromo di Monza e il rinnovo per continuare ad avere il Mondiale di Formula 1 in Brianza. Per non andare contro l’Unione Europea, Matteo Renzi non può erogare soldi governativi per salvare la gara. Non troppi mesi fa il Governo aveva approvato un emendamento che permetteva di defiscalizzare una cifra che si aggirava sui 20 milioni di euro che la Regione Lombardia avrebbe utilizzato per rinnovare le strutture dell’Autodromo e del Parco della Villa Reale. La trattativa tra Regione, ACI Milano e FOM per il rinnovo della Formula 1 vede una discrepanza che si aggirerebbe sugli 8 milioni di euro: se Ecclestone non ha mai nascosto di volere non meno di 25 milioni (quelli richiesti anche a Mateschitz per il GP d’Austria), quelli proposti dagli Enti di competenza sono appena 16. Sembra sempre più possibile che il salvataggio del Gran Premio d’Italia possa venire per mano di sponsor privati se il Governo non decide di mettersi al lavoro per realizzare un provvedimento legislativo ad hoc a favore della Regione Lombardia. È difficile che l’appuntamento dell’impianto brianzolo venga cancellato dal calendario. L’importanza di Monza non è mai stata messa in dubbio tant’è che tutta questa estenuante trattativa sembra uno specchio per allodole utile solo a creare tanto rumore mediatico. E proprio a Monza la palla è passata a Matteo Renzi che prima di incontrare Bernie Ecclestone si è infilato nell’hospitality della Philip Morris per parlare con Sergio Marchionne, Presidente Ferrari, John Elkann, numero uno di FCA, Giovanni Malagò, Presidente del CONI e Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’ACI. A mancare in questo meeting informale è stata la SIAS, società che attualmente gestisce l’Autodromo di Monza.Il tempo è denaro e se, nonostante il contratto valevole ancora per la prossima stagione, non si vuole vedere l’asterisco del dubbio accanto alla dicitura del Gran Premio d’Italia le autorità di competenza devono mettersi al lavoro e anche nell’immediato. Tags: 2015, GP Italia, Monza Continue ReadingPrevious Lewis Hamilton non sogna la Ferrari: «Ammirazione per i tifosi ma non voglio il Rosso»Next Formula 1, GP Italia: numeri 2015