Force India e Sauber si appellano all’UE: “Gestione F1 illegale”
La Sahara Force India e la Sauber si sono ufficialmente appellate all’Unione Europea, affinché indaghi sulle politiche di gestione della F1.
La notizia è stata diffusa tramite una nota da parte del team e recita: “La Sahara Force India è una delle squadre che ha fatto presente all’Unione Europea un reclamo per questioni riguardanti l’amministrazione della F1: facendo presente come il sistema di divisione dei ricavi e le re
gole della competizione siano non chiari e illegali”.
Secondo le due squadre la distribuzione dei ricavi non sarebbe imparziale, al centro della discussione vi è il cosiddetto “Strategy Group” ovvero l’insieme dei top teams tra cui: Mercedes, Ferrari, RedBull, Williams e McLaren (da quest’anno anche la Force India), i quali sono gli unici ad avere una voce in capitolo con la FIA, oltre al diritto di fette di introiti maggiori grazie ai risultati e i diritti di immagine.
Così i team più piccoli restano fuori in balìa del loro destino; è stato il caso della Caterham con centinaia di posti di lavoro persi e della Manor, poi fortunatamente salvata dai nuovi investitori.
“Alla Force India ho potuto vedere il grande ruolo che la F1 svolge creando possibilità di lavoro ad alto livello nel campo della scienza e dell’ingegneria. Non possiamo permetterci di perdere tutto questo” afferma il deputato laburista Anneliese Dodds.
Anche Sergio Marchionne si è espresso sulla faccenda e dall’alto della sua esperienza chiarisce che la Commissione ha un margine di intervento limitato; poi parla del suo Team, uno dei privilegiati: “C’è un’estrema chiarezza attorno a queste cose, sono evidenti e tutto è stato pubblicato. Dubitato che la faccenda andrà avanti”.
L’ultima parola è quella di colui che è a capo di tutto questo: Bernie Ecclestone, il quale si dice contento di accogliere una simile indagine poiché è convinto che lo sport non abbia niente da nascondere.