Credits: Pirelli Press Area
La stagione 2021 ci sta appassionando come da tempo non accadeva. Gli spunti di interesse non scaturiscono soltanto dalla lotta al vertice, ed è sufficiente scorrere un poco la classifica per accorgersene. Alle spalle del confronto fra Mercedes e Red Bull, infatti, è entrata ufficialmente nel vivo la battaglia per il terzo posto tra i costruttori con protagoniste le scuderie più blasonate del Circus, Ferrari e McLaren. E possiamo starne certi: nessuna delle due accetterà di buon grado di farsi da parte.
È da inizio stagione che la SF21 e la MCL35M si incrociano in pista. Le ultime gare hanno letteralmente infiammato la contesa: a Monza la McLaren ha alzato l’asticella con una fantastica doppietta. La Ferrari ha saputo replicare brillantemente, piazzando Sainz sul podio in Russia e sfiorando la vittoria con Leclerc ad Istanbul Park. Nel momento in cui scriviamo, la classifica racconta di un sostanziale equilibrio: 240 punti per il team di Woking, 232,5 per la Rossa. La lotta è più viva che mai.
Ci sono altre considerazioni da fare per inquadrare meglio la situazione. La McLaren difende il terzo posto conquistato nella stagione precedente, e ha tutto l’interesse a confermarsi per proseguire il suo percorso di crescita. La Ferrari, dal canto suo, è reduce da un 2020 disastroso. Le parole chiave per la risalita del Cavallino sono organizzazione, programmazione e umiltà. In quest’ottica, un possibile piazzamento sul podio mondiale non si snobba: al contrario, ci si impegna al massimo per conquistarlo.
A sgomberare il campo dagli ultimi dubbi circa l’importanza dell’obiettivo è Mattia Binotto. “Ho già affrontato la questione con la squadra, e mi sento di dire che siamo tutti in sintonia. Il terzo posto nel campionato costruttori ci interessa molto, sarebbe bello conquistarlo” ha dichiarato l’ingegnere italiano a soymotor.com. “Dal mio punto di vista, lavorare con un target preciso di qui a fine stagione non potrà farci che bene“, ha proseguito. “La pressione che dovremo sostenere sarà un ottimo allenamento per il futuro: intendiamo dunque spingere al massimo sino al termine del campionato“.
Il riferimento chiaro è al 2022, quando il team di Maranello spera di poter competere nuovamente per il titolo. Nel mentre, il piano prevede di sfruttare ogni occasione disponibile per temprarsi in vista delle sfide future. In ballo c’è anche l’orgoglio, perché il confronto tra McLaren e Ferrari evoca ricordi di grandi sfide. Possiamo scommettere che a nessuna delle due squadre farebbe piacere uscire sconfitta da questo sprint finale. Insomma, il terzo posto, che già di suo promette un premio in denaro più cospicuo a fine stagione, è una ghiotta opportunità per scoprire di che pasta è fatta questa Ferrari del nuovo corso.
Alessandro Bargiacchi