Fernando Alonso Collection: le 3 cose da non perdere

Sono passate già un paio di settimane dalla nostra visita a Madrid alla Fernando Alonso Collection, a Madrid, la mostra completamente dedicata al pilota della Ferrari, che verrà spostata a Oviedo solo nel mese di maggio. Abbiamo provato a complicarci la vita e, riguardando le foto che abbiamo scattato, abbiamo provato a fare un podio virtuale delle tre cose immancabili, che non possono mancare di essere viste e sulle quali è fondamentale prendersi un momento di riflessione durante il percorso della mostra, dal KM0 al murales finale, creato con le foto che gli aficionados di Fernando.

1 – Il primo equipaggiamento: si trova proprio all’inizio della mostra, giusto il tempo di scendere una piccola scalinata e girare a destra. Ed eccola li, dentro a una vetrina, una piccola tuta di colore azzurro, un casco, i guanti neri, le scarpe e la licenza rilasciata dalla Federazione Automobilistica. E proprio quella tuta è uno dei pezzi più importanti della mostra. Guardando le maniche, si può notare un taglio nel mezzo che era utile alla madre, che gliela confezionò completamente, per allungarle, in modo che potesse durare svariate stagioni, mentre i suoi primi guanti erano, nemmeno farlo apposta, da ciclista, non da pilota. E, oltre all’abbigliamento, la panoramica è completata dal primo kart, esposto al lato della vetrina, inizialmente progettato per la sorella Lorena, ma adattato a Fernando con una barra metallica per fare in modo che il piccolo possa arrivare ai pedali.

2 – Il video con il commento del pilota: la proiezione è continua. Il protagonista è Fernando che, da adulto, accarezza e mostra agli appassionati tutti gli oggetti che hanno avuto un impatto importante in quella che è stata la carriera dello spagnolo nel Motorsport. Uno sguardo al passato tra tute, caschi, guanti e gioielli a motore alla scoperta del Fernando che fu.

3 – Un giro a Monza con il V10 Renault: è una delle parti terminali della mostra, dove viene spiegato quello che accade in un Gran Premio di Formula 1. Sotto a una vetrina è contenuto il motore V10 Renault utilizzato sulla macchina dello spagnolo in occasione del Gran Premio d’Italia 2005, a Monza, il Tempio della Velocità. Quattro piccoli schermi con cuffie da indossare per ascoltare a pieno il motore ruggente Renault sulla pista più veloce del mondiale di Formula 1 tra accelerazioni e decelerazioni come se tu fossi in macchina col pilota. Il modo migliore di vivere questo momento? Chiudere gli occhi e farsi trasportare dall’immaginazione, quasi come se ci si trovasse seduti dentro a un abitacolo di Formula 1.