F1, il nuovo regolamento è una mannaia: più corri più ti limitano | È la politica ‘override’

Leclerc e Sainz

Leclerc e Sainz, ultimi Gran Premi insieme alla Ferrari - ansa - F1world.it

Rivoluzione F1, tra spostamenti di Gran Premi e un nuovo regolamento made in ovveride che è proprio una mannaia.

Le polemiche sulla Formula 1 ci sono sempre state, e sempre ce ne saranno. Basti pensare a questo Mondiale che sta per consegnare a Verstappen il suo quarto titolo iridato: Red Bull prima reo confessa per il Salary Cup, da vittima a carnefice.

Lei ad accusare McLaren per quell’ala un po’ così che la F1 ha risolto alla bell’e meglio, sorvolando sui Gran Premi in cui è stata utilizzata. E ancora: sempre la McLaren accusata di usare un qualcosa di non ben definito per far durare più le gomme.

Insomma, le accuse si sono sempre sprecate. E ce ne saranno nel 2026, quando entrerà in vigore il controverso nuovo regolamento che né i top team né i piloti hanno apprezzato, ma che la FIA non sembra intenzionata a modificare.

La domanda in primis è dove si correrà in Europa. Già, le parole di Michel Boeri attuale presidente del Senato della FIA, nonché vicepresidente del Consiglio Mondiale dello Sport Automobilistico, non sembrano lasciare molti dubbi su fatto che il Circus traslocherà dal Vecchio Continente, a cui resteranno due-tre, al massimo quattro Gran Premi.

F1, complicanze e criticità

Ma negli ultimi anni sembra esserci uno sforzo per complicare ciò che dovrebbe essere semplice, e i regolamenti della Formula 1 del 2026 ne sono uno specchio fedele, la conferma arriva proprio da top team e piloti che storcono il naso sul nuovo regolamento, per niente apprezzato con troppe complicanze e criticità.

Un modo di intendere le corse che si allontana dal realizzare il motore più potente possibile che è stato un segno distintivo di questa categoria, una visione ad hoc per far entrare nuovi brand nel Circus, come Audi e Porsche. Che hanno mostrato interesse, ma solo il marchio con anelli è andato avanti. Per convincerli è stato necessario fare delle concessioni, che altro non sono che aumentare l’elettrificazione delle attuali propulsori, al punto che l’energia elettrica guadagna terreno fino al 50%.

Gran Premio del Brasile
GP del Brasile, quisi è deciso di fatto il Mondiale – ansa – F1World

Gli svantaggi del nuovo regolamento

Nessun fan voleva questo indirizzo: non c’è attrazione visibile nell’avere più energia elettrica, non migliora nemmeno lo spettacolo. L’unica funzione è accontentare il produttore che voleva qualcosa di diverso dallo stato attuale delle cose per non partire svantaggiato. Il problema è che l’aumento dell’elettrificazione porta i suoi svantaggi.

Monoposto con un’aerodinamica attiva, dunque, riducendo la resistenza sui rettilinei e recuperando così il tempo perso con la power unit. Queste le intenzioni. Ma l’aerodinamica attiva non sarà automatica, bensì si attiverà in alcuni punti del circuito che saranno delimitati da linee colorate. Da qualcosa di semplice come uscire in pista e andare più veloce che puoi, a zone del circuito dove puoi fare una cosa, e zone dove puoi farne un’altra. È davvero necessario? Per la FIA sì, per tanti top team (e piloti no), è la politica ‘override’, nel segno del DRS.