© Scuderia Ferrari press area

La domenica nera della Ferrari, con un campionato piloti compromesso proprio al momento del controsorpasso di Sebastian Vettel su Lewis Hamilton, si porta dietro perlomeno una buona notizia. Dopo le verifiche dei tecnici della Rossa è risultato che la power unit 3 della Ferrari #5 ha superato l’incidente di Singapore ed è ancora perfettamente utilizzabile, con peraltro il risparmio della vita di un GP (a Singpore, purtroppo, non ha fatto neppure un giro di gara). L’impatto con la vettura gemella di Kimi Raikkonen era avvenuto proprio vicino alla zona dei radiatori acqua ed olio e per fortuna di Vettel non sono emersi danni compromettenti il propulsore.

La notizia, apparentemente poco importante, potrebbe avere un peso specifico elevato in campionato. La Ferrari potrà proseguire infatti la rotazione prevista riguardo le power unit e poter disporre dell’unità 3 con il risparmio di un GP potrebbe aiutare il Cavallino a chiudere la stagione senza penalità per l’utilizzo del quinto propulsore ibrido. Nessun cambio di strategia forzato, insomma.

La quarta power unit debutterà, come previsto, al prossimo GP in Malesia ma non avrà il compito di disputare tutte le 6 gare previste dal calendario con la terza unità che può tenere Vettel lontano da penalità e brutte sorprese. Inoltre il motore colpito nello start di domenica non deve sottostare ai nuovi vincoli sul consumo di olio combustibile introdotti dalla FIA da Monza e quindi può giocare un ruolo attivo sui circuiti più delicati.

Guardando in casa rivale, la Mercedes almeno sotto questo punto di vista non è messa altrettanto bene; l’introduzione anticipata della quarta unità ha messo la stella d’argento al riparo sotto il punto di vista della combustione dell’olio (Hamilton e Bottas potranno sempre usare 1,2 litri di olio ogni 100 km) ma ha anche portato a dover allungare la vita dei motori 3 e 4 per non trovarsi a partire dal fondo. L’unità 3, che esordì in Inghilterra, ha già corso 3 GP e la quarta ha disputato il GP di Monza.

Considerando che per non incappare in penalità le power unit devono disputare circa cinque gare, una delle due unità dovrebbe allungare la sua vita: non sarà facile visto che già a Singapore, in qualifica, le vetture argentate non hanno sfruttato tutta la potenza privilegiando l’affidabilità. Insomma, la Mercedes deve guardare al lato motoristico con un minimo di apprensione, pur essendo vero che il vantaggio è importante e potrebbe non obbligare Lewis Hamilton a spremere il motore. D’altro canto, questo dato permette alla Ferrari di spingere al massimo con la quarta unità potendo contare ancora su quella che ha vinto in Ungheria, tenendo aperto almeno il discorso campionato: discorso che da Maranello non vogliono ancora considerare chiuso, sperando in una reazione decisa di Sebastian Vettel dopo la batosta di Singapore.