Credit: Scuderia Ferrari, Press Area
Non si può negare che sia stato un GP d’Australia da dimenticare per Carlos Sainz. L’iberico, che scattava dalla nona posizione della griglia di partenza, proprio allo start, è precipitato fino alla 14esima posizione.
Il ritiro è avvenuto dopo appena tre giri. Sainz, probabilmente nella foga di recuperare terreno, si è reso protagonista di un’escursione sull’erba alla curva 9, insabbiandosi nella ghiaia e obbligando al ritiro la sia F1-75.
Dopo il miglior inizio di stagione della sua carriera in Formula 1, Carlos Sainz, dopo 17 gare sempre chiuse in zona punti, non è riuscito a far sfrecciare la sua Ferrari sotto la bandiera a scacchi. Sebbene l’errore dello spagnolo sia in parte dovuto anche alla difficoltà di mettere subito in temperatura gli pneumatici, tanti non perdonano l’iberico.
Ma a prendere le parti del pilota madrileño è subentrato Mattia Binotto, Team Principal della Ferrari, che non ci ha pensato su due volte a difendere il proprio pilota. Dopo quando avvenuto a Melbourne, per appassionati e addetti ai lavori sembrerebbe che Carlos Sainz si aprano le porte del ruolo di seconda guida.
“In questo fine settimana sono accaduti molti fattori che hanno caratterizzato negativamente il suo fine settimana. Conosco molto bene Carlos Sainz e sono sicuro che dimostrerà di essere alla pari con Leclerc – ha raccontato il Team Principal della Rossa – Ne uscirà più forte da questa situazione. Non vedo l’ora di vederlo in pista a Imola perché sono sicuro che potrà rimediare alla situazione. Lo vedremo lottare con Charles“.
La stagione è ancora lunga e il momento dello spagnolo arriverà.
Ma a oggi se si guarda prettamente ai risultati non si può negare che Leclerc guidi la classifica piloti con 71 punti seguito, da lontanissimo, da George Russell fermo a 37 punti. Carlos Sainz è fermo in terza posizione, con 33 punti, con un vantaggio di appena tre lunghezze su Sergio Perez, quarto.
Ma è ancora presto per fare calcoli secondo Binotto: “Carlos ha guidato magnificamente tutto il fine settimana ma le circostanze non lo hanno aiutato. Abbiamo una coppia di piloti veloci e forti e, sinceramente, quello della prima e della seconda guida, è qualcosa del quale non abbiamo parlato e del quale intendiamo farlo a breve. Avrebbe potuto partire nelle prime due file“.
Proprio con quest’ultima affermazione, il Team Principal della Ferrari, fa chiaramente riferimento in primis al problema all’avviamento del motore e alla bandiera rossa che gli ha rovinato il miglior giro in qualifica e al problema al volante in partenza di gara: “Nell’attuale Formula 1 è necessario essere perfetti e, quello che è successo in qualifica e all’inizio del GP non aiuta psicologicamente quando vuoi dimostrare che sei all’altezza di Leclerc“, ha concluso Binotto.