Credits: @MercedesEQFE (Twitter)
Il nome di Nyck De Vries è tornato a essere accostato alla Formula 1. E questo ancora prima che nella giornata di ieri l’olandese vincesse il titolo mondiale della Formula E con la Mercedes. Ad alimentare la voce era stato Toto Wolff con le parole: “[ndr. Lui e Vandoorne] hanno il talento, l’intelligenza e la giusta etica del lavoro per competere in Formula 1. Entrambi se lo meriterebbero“.
Dichiarazioni d’elogio che risulterebbero fine a sé stesse se non fosse che sembra esserci un sedile libero in Williams a partire dal 2022. Sono mesi che ci si gira intorno. George Russell dalla prossima stagione dovrebbe lasciare quelli di Grove per sostituire Valtteri Bottas e affiancare Lewis Hamilton. Una indiscrezione che ormai assomiglia al segreto di Pulcinella, e che porta i più lungimiranti a riflettere già in chiave mercato.
Nessuno tra i giovani piloti del Junior Team è pronto per rimpiazzare l’inglese – considerando pure che neanche potrebbero vista la mancanza della superlicenza. Le soluzioni sono poche e includono obbligatoriamente i due piloti del campionato fondato da Alejando Agag (tra l’altro reserve driver del team capeggiato da Wolff). Ci sono però diversi elementi che fanno propendere per De Vries: come l’età e il fatto che, a differenza del belga, il classe ’95 non abbia mai avuto una chance nella massima categoria.
Stoffel è già stato in Formula 1 come compagno di Fernando Alonso in McLaren tra il 2017 e il 2018. Mentre Nyck, in seguito alla conquista del campionato di Formula 2 nel 2019, non ha potuto sfiorare nemmeno l’idea a causa delle circostanze che in quel momento vedevano la disponibilità dei sedili ridotta a zero.
La Williams preferì prendersi Nicholas Latifi piuttosto che De Vries, la cui considerazione era quella del “buon pilota ma nulla di più”. Pagando probabilmente dazio per il non aver vinto (e manco convinto) nei primi due anni nella propedeutica. Scontando l’essere venuto dopo a due che invece avevano trionfato al loro primissimo anno sia in GP3 che in Formula 2, e che erano stati etichettati come fuoriclasse – li conoscete Charles Leclerc e George Russell?
La direzione presa adesso pare questa, sostenuta altresì dalla fresca notizia che a Stoccarda avrebbero deciso di lasciare l’elettrico. Che Jost Capito possa cercare una soluzione tra i suoi sembra improbabile, dato che ora tra i suoi non vi è più neanche Dan Ticktum. Una strada che si ritiene senza deviazioni. Nonostante ciò è bene chiedersi è la scelta giusta?
Oserei dire di sì. L’eredità che lascerebbe Russell sarebbe pesante, è vero. Ma Williams si ritroverebbe tra le mani un pilota giovane ma d’esperienza, campione della Formula E, che gareggerebbe senza la pressione di dover vincere. Un sì pure per Nyck. I più si potrebbero domandare se per lui allontanarsi da una competizione dove si hanno possibilità di imporsi sia cosa acuta ritenendo che non deve essere Formula 1 a ogni costo.
Un pensiero a cui mi allineo. Ma non va dimenticato che dal 2022 le monoposto verranno rivoluzionate con l’introduzione del nuovo regolamento; e che anche Williams, come per tutte le altre, questa rappresenta un’occasione. Forse non per tornare alla vittoria, ma per fare bene e per tornare a essere competitiva certo. Quindi perché non dare una chance a entrambi?