© Mercedes AMG Petronas press area
Con la fuga di notizie iniziata nel weekend del GP di Singapore, la questione sul Budget Cap era stata oggetto di infinite speculazioni; soprattutto in quanto va a riaprire la contesa al titolo mondiale dello scorso anno fra Verstappen e Hamilton. Lo scorso lunedì è poi arrivata la conferma da parte della FIA. Il team Red Bull è stato accusato di una “violazione minore” del tetto massimo di spese concesso a ogni scuderia, che ammonta a 145 milioni di dollari. Violazione, dunque, che rimane entro il 5% della somma totale.
Tra il ritardo di quasi un anno nel valutare la gestione economica dei team, oltre alle incertezze su quali saranno le sanzioni inflitte alla scuderia austriaca, questo è l’ennesimo scivolone della FIA. Che va ad aggiungersi alla serie di discutibili decisioni prese lo scorso anno. Decisioni che, a prescindere dall’enorme talento del pilota, hanno portato Max Verstappen a conquistare il suo primo titolo mondiale in modo discusso. La situazione si complica ulteriormente, se consideriamo che l’olandese è diventato Campione del Mondo per la seconda volta soltanto il giorno prima dell’emanazione del comunicato.
Alle delusioni e alle lamentele di tutti i tifosi, che vedono messo in dubbio l’intero sistema della Formula 1, si è unita anche Rich Energy. Che in quanto produttrice di bevande energetiche, è stata sempre in competizione con Red Bull. Competizione che la società britannica ha cercato di portare anche in pista. Diversi infatti sono stati i loro tentativi di entrare nel Circus, tra cui con una sponsorizzazione alla scuderia Haas nel 2019, terminata però prima del tempo.
L’account Twitter dell’azienda, il 10 ottobre – giorno dell’uscita del comunicato FIA – ha pubblicato quindi un tweet parecchio polemico. Si legge infatti, in relazione all’infrazione della Red Bull: “Una decisione semplice per la FIA adesso. E’ imperativo che l’integrità del grande sport della Formula 1 sia mantenuta. Congratulazioni Lewis Hamilton e Mercedes AMG per il meritatissimo titolo mondiale nel 2021“. Insomma, una diatriba che sta sconvolgendo tutto il mondo della Formula 1. Anche i suoi personaggi meno coinvolti.