Cara Formula 1 ti scrivo…, i piloti della GPDA chiedono un cambio al vertice

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E’ ormai all’ordine del giorno l’insieme di fattori problematici che ha portato la Formula 1 a un netto peggioramento in termini di spettacolarità. Iniziare una stagione con il massimo della motivazione e la più amara delusione dopo tutte le speranze riposte in un sistema di qualifiche fallimentare è sintomo che questa sia una F1 malata, satura, che non rapisce più, malgrado i piloti diano il massimo a ogni Gran Premio. Urge quindi un intervento al vertice e sono stati i piloti stessi ad annunciarlo. E’ la lettera il mezzo che hanno scelto i piloti della Grand Prix Drivers’ Association (GPDA) presieduta da Alex Wurz e dai direttori Jenson Button e Sebastian Vettel.

Il comunicato è indirizzato all’intero universo della Formula 1, dagli stakeholders ai tifosi, per divulgare la posizione dei piloti circa l’attuale governance che gestisce lo sport. Spesso sentiamo i piloti rilasciare dichiarazioni all’insegna del politically correct, di fatto non esprimendo nulla di personale e vero. Ora, invece, la voce collettiva sta assumendo un tono più deciso, vuole farsi ascoltare ma senza attaccare, come affermeranno i piloti di seguito. La lettera è intrisa di sobrietà, accompagnata da toni formali e contenuti validi e veritieri. E’ focalizzata sulla necessità di mantenere alto lo standard della F1, volontà già espressa recentemente da Jenson Button, il quale sosteneva la necessità di una F1 accessibile a pochi. Cruciale è l’integrità della categoria, da salvaguardare fondamentalmente attraverso un chiaro piano di azione unito a decisioni prese con cognizione di causa e ampie valutazioni. E’ necessario mantenere lo status da non plus ultra del motorsport, un’identità costruita attraverso sacrifici e genialità ben sfruttate.  Si fa affiorare inoltre la malsanità del sistema decisionale, che risulta obsoleta e controproducente. L’esortazione è evidente: per l’amore dello sport provato dai piloti e dai tifosi, serve un terremoto nella governance.

A seguire il testo tradotto del comunicato.

Egregi portatori di interessi, followers e fans, 

i piloti vorrebbero precisare la propria posizione: Noi piloti amiamo il nostro sport! Già dall’infanzia sognavamo di guidare le macchine più veloci per i top team, nelle piste più belle contro i piloti migliori al mondo. Desideriamo la competizione e amiamo la F1 quasi incondizionatamente, cosa che forse ci rende gli individui con il più puro interesse nei suoi confronti, insieme ai fans. La Formula 1 è attualmente messa in difficoltà da un problematico ambiente economico, da un rapido cambiamento nel comportamento e negli usi dei fans e da una decisiva svolta nel panorama televisivo e dei media. Ciò rende fondamentale che i leader apportino alcuni aggiustamenti intelligenti e ben meditati. Sentiamo che alcuni recenti cambi -sia nel regolamento sportivo e tecnico, sia nella direzione del business- siano un ostacolo e non mirino ai problemi principali che il nostro sport sta affrontando e in alcuni casi mettano a repentaglio i successi futuri. Tuttavia sappiamo che tra i leader nello sport – i proprietari, i loro rappresentanti, il corpo di governo, le squadre o gli altri portatori di interesse- ognuno agisce con le migliori intenzioni.

Perciò i piloti sono giunti alla conclusione che il processo decisionale sia obsoleto e mal strutturato, e che chiuda le porte a ogni sorta di progresso. Infatti a volte può condurre all’opposto. Questo si riflette negativamente sul nostro sport, gli impedisce di essere al passo con la prossima generazione di fans e compromette ogni ulteriore crescita complessiva. Vorremmo richiedere ed esortare tutti i proprietari e portatori di interessi in F1 a valutare di ristrutturare la governance. Le future direzioni e decisioni della F1, che siano a breve o lungo termine, sportive, tecniche, volte al business, dovranno essere basate su un chiaro masterplan. Tale piano dovrà rispecchiare i princìpi e i valori di base della F1.

Dobbiamo assicurarci che la F1 rimanga uno sport, una competizione caratterizzata da una lotta vicina tra i migliori piloti in straordinarie macchine nelle piste più belle. La F1 dovrebbe essere la casa solo per i migliori piloti, team, circuiti con partner e fornitori adatti solo a un campionato di elite. La Formula 1 si è indubbiamente affermata come pinnacolo del motorsport e in quanto tale uno degli sport più seguiti al mondo. Noi piloti siamo uniti, offriamo il nostro aiuto e supporto per mantenere la F1 tale e per renderla adatta ed emozionante per moltissimi anni e moltissime generazioni future. E’ importante dire che questa lettera aperta è da intendere nell’interesse di tutti e non dovrebbe essere vista come un cieco e irrispettoso attacco. Grazie per la vostra attenzione e per averci garantito la libertà di volgere i nostri pensieri in parole. Cordiali saluti, Jenson Button, Sebastian Vettel, Alex Wurz a nome di tutti i piloti.