Credits: McLaren Press Area
Lando Norris è stato una bella scoperta non solo in pista, ma anche fuori. Genuino e carismatico è riuscito a entrare nei cuori degli appassionati di tutto il mondo. Il suo stesso team l’elogia e lo stima tanto, infatti il CEO della McLaren a riguardo ha dichiarato: “Penso che Norris sia una boccata d’aria fresca e un pilota onesto anche se a volte è molto critico verso se stesso. Cerca sempre di migliorarsi e questo mostra la voglia di crescere che ha”.
Nel suo esordio in Formula 1, il diciannovenne ha disputato una buona stagione, che lo ha visto ottenere l’11esimo posto nel campionato piloti collezionando 49 punti. Norris, però, non si è distinto solo per il talento ma anche per il carisma che lo contraddistingue, conquistando i fans di tutto il mondo. E’ stato infatti votato come il miglior Rookie 2019 al sondaggio proposto dalla Formula 1, battendo con il 76% dei voti i colleghi Alex Albon e George Russell. “E’ molto giovane ma maturo. Alcuni diciannovenni non hanno la sua disciplina. Sembra una superstar che ha appena raggiunto la Formula 1, ma con i piedi per terra”, ha sostenuto Brown.
La McLaren può essere considerata come il team rivelazione dell’anno per la stagione disputata e i risultati raccolti. Infatti, il team di Woking non solo è riuscito a celebrare un terzo posto in Brasile, ma ha anche ottenuto il quarto posto nella classifica del Mondiale Costruttori. Un brillante salto di qualità che è stato possibile, a detta dell’amministratore delegato, anche grazie al duro lavoro dei piloti e all’ottimo rapporto tra i due, perciò ha affermato: “Lando e Carlos sono una grandissima coppia perché riescono a spingere il team motivandolo a migliorare sessione dopo sessione.
“Sono l’unione del talento e dell’esperienza. – ha aggiunto – Carlos è al suo quinto anno in Formula 1, quindi ha molta esperienza nonostante sia ancora giovane. Lando è più giovane ma ha anche molto talento e sta apprendendo tanto dal suo compagno di squadra. Assorbe tutto quello che può imparare, proprio come fosse una spugna. Questo migliora non solo le prestazioni dei piloti ma quelle del team intero”, ha così concluso Brown.
Chiara De Bastiani