Credits: Ferrari Press Area
La tanto elogiata monoposto del Cavallino vista a Barcellona, che ha ottenuto buoni risultati sia con Leclerc che con Sainz, non verrà modificata. Per questo, il team principal Ferrari Mattia Binotto sostiene che non saranno loro ad essere “mesi avanti” alle altre scuderie come detto da Hamilton, ma dovrebbe avvenire il contrario. Quello che trapela dal paddock è che Mercedes e Red Bull non abbiano concretamente mostrato la propria potenza, dunque gli aggiornamenti del Bahrain dovrebbero essere ingenti, soprattutto in termini di aerodinamica.
Binotto ha affermato, riguardo i test sul circuito del Sakhir: “L’auto non sarà molto diversa rispetto a quella che abbiamo già. Penso che il primo passo per noi sarà quello di ottimizzare ciò che abbiamo. Siamo ancora lontani dalle migliori prestazioni, non solo perché stiamo girando con un alto livello di carburante e non con la migliore modalità del motore, ma semplicemente perché c’è molto da sfruttare di più dalla macchina stessa”. Confida dunque nei propri piloti affinché riescano a tirare fuori tutto il potenziale della F1-75. “Siamo più concentrati sul trovare più ritmo, non solo in termini di ingegneria del setup, ma anche in termini di stile di guida e dei piloti stessi. Quindi aspettiamo, vediamo cosa porteranno gli altri” continua.
Il team principal non nega la preoccupazione nei confronti delle avversarie e degli sviluppi che porteranno; rassicura però i Tifosi affermando di essere felice di come la F1-75 ha corso nei test e che il rapporto tra le prestazioni in pista e i dati in fabbrica sia buono. Allo stesso modo è contento dei chilometri percorsi e dei dati raccolti. “Quindi l’obiettivo dei test era davvero cercare di mappare la macchina in tutte le condizioni e cercare di capire le correlazioni con la galleria del vento e il simulatore” termina.
Negli ultimi giorni il sette volte iridato del team di Stoccarda si è fatto sentire attraverso dichiarazioni. In particolare, parlando della scuderia di Maranello, si e domandato se la rossa non sia forse “mesi avanti“ rispetto alle concorrenti al titolo Red Bull e Mercedes. Il dubbio nasce da una lecita premessa: la scuderia austriaca e quella tedesca si sono dedicate fino all’ultimo allo sviluppo della monoposto 2021 nel tentativo di vincere il mondiale. Hamilton pensa dunque che gli altri team siano avvantaggiati avendo avuto più tempo ed energie da dedicare alle vetture della nuova era, e ciò gli sarebbe stato confermato dalle prestazioni della Ferrari a Montmeló.
Non è d’accordo Binotto. “Sono sicuro che quando arriveremo in Bahrain, in realtà saranno loro a trovarsi due o tre mesi avanti a noi” ha dichiarato a Sky Italia. “Per noi era importante creare una buona base. Ma abbiamo una stagione molto lunga davanti a noi e mi aspetto una concorrenza molto forte sin dalla prima gara“ . Aggiunge inoltre come alcune squadre si nascondano più delle altre e che sia troppo presto per poter valutare correttamente le prestazioni delle varie vetture.
Ancora, parla di quanto sia sorpreso dalla diversità delle varie monoposto 2022, dichiarando che, nonostante i tempi siano già simili, nel corso della stagione i distacchi si limeranno ulteriormente. In ultimo afferma di non essere preoccupato dal fenomeno di porpoising: “È un problema inaspettato, ma non grave. Può essere risolto abbastanza bene. Siamo già riusciti a mitigarlo in qualche modo“.