Credits: Scuderia Ferrari, Press Area
Per Ferrari il 2020 porta nuove statistiche e vecchie aspettative. Sono ormai 13 gli anni trascorsi dall’ultimo titolo piloti conquistato sul sedile Ferrari, arrivato con il finlandese Kimi Raikkonen nel 2007; e 12 anni sono invece quelli che ci separano dall’ultimo mondiale costruttori conquistato dalla scuderia italiana, nel 2008. Un digiuno che si protrae da un po’ troppo, soprattutto se si parla di un pezzo di storia della Formula 1 e che rischia di non finire così presto.
La Mercedes sta dominando l’era ibrida e continua a mettere la Rossa in difficoltà. D’altronde, i numeri parlano chiaro: quattro delle ultime cinque stagioni di Formula 1 hanno portato la Ferrari a chiudere in seconda posizione nella classifica costruttori con Mercedes al vertice. Con l’avvio della nuova stagione, la scuderia tedesca si getterà alla caccia della settima doppietta iridata consecutiva per il campionato del mondo 2020.
Nonostante il netto miglioramento tecnico di Ferrari nella seconda metà della passata stagione, Binotto sente che l’obiettivo vittoria è ancora lontano. Una cosa è però certa: gli uomini in rosso hanno l’obbligo morale di fare del proprio meglio.
Mattia Binotto ne è convinto: “Per aprire un ciclo vincente ed essere davanti alla Mercedes in modo stabile, ci vorranno ancora alcuni anni” – ha dichiarato Binotto a Motorsport.com – “Ma so che, come Ferrari, abbiamo sempre l’obbligo morale di provare [a vincere] ogni anno” – riporta planetf1.com.
La nuova stagione parte certamente con l’intenzione di fare il massimo, migliorare e impensierire gli avversari: “Iniziamo quindi con l’obiettivo di fare molto bene nel 2020, non iniziamo per finire al secondo posto“- ha proseguito Mattia.
Questo però non potrà garantire il successo dell’impresa, e per ovvi motivi: “Tuttavia, se si deve affermare di aver raggiunto la giusta maturità, quell’elemento sufficiente e necessario in tutti gli aspetti per essere dominanti, è anche giusto ammettere che questo non verrà ottenuto in due giorni” – ha poi concluso.
La pausa invernale non si sta certo rivelando priva di argomenti di cui parlare, e, da qualche giorno, non starebbe nemmeno tranqullizzando i numerosissimi ferraristi in attesa della nuova monoposto.
Leo Turrini ha infatti commentato la delusione degli ingegneri di Maranello nell’analizzare i dati provenienti dai primi test sulle vetture. Inoltre, altre indiscrezioni riportano che il nuovo simulatore Ferrari non sarà utilizzabile fino alla primavera, obbligando il team a servirsi di quello vecchio, in funzione da oltre un decennio.