Credits: Renault F1 Team Twitter
E’ stata una serata speciale quella sulla nostra pagina Facebook in diretta insieme a Biagio Maglienti. Il giornalista e collaboratore di Sky Sport, e molto amico di Fernando Alonso, ci ha raccontato i retroscena dell’avvicinamento alla nuova stagione dello spagnolo, al ritorno in Formula 1 dopo tre stagioni. “Continuano a dire tutti che è difficile di carattere e nell’approccio. Non è così: è uno che dice pane al pane e vino al vino, ed è la sua forza. Lui è in grado di fare la differenza sotto tutti i punti di vista. E’ un ritorno apprezzato anche da parte di Renault. Io penso che se non partirà per vincere, lo farà certamente per andare a podio, soprattutto in piste che sono di sua competenze”.
Importante anche quanto Maglienti rivela sull’argomento Hamilton, legato a Alonso. “Rischiamo di avere un personaggio che quest’anno deciderà di non stare in Formula 1, e mi riferisco a un concorrente acerrimo di Alonso ossia Hamilton. Sta prendendo tempo per vedere se accettare le proposte, al ribasso, della Mercedes, o se prendersi un anno di pausa. Sarebbe un peccato enorme, ricordiamo tutti la sfida e il punzecchiamento tra loro due. Nei prossimi tre o quattro giorni sapremo tutto. Hamilton vorrebbe rimanere due anni come pilota e tre come uomo immagine, ma Mercedes, che è un’azienda, non poteva spingersi oltre il 2022”
Ma quanto influirà il dualismo con Lewis? “E’ stato un argomento sviscerato tra me e Fernando. Hamilton vede ancora Alonso come rivale che lo può insidiare. E’ un pensiero ricorrente, sia mio che suo. Pensiamo a un pilota che vive all’interno di un paddock con piloti giovani e molti forti, ma che non sono al suo livello. Forse Raikkonen è l’unico che con una macchina competitiva potrebbe insediarlo. Fernando farà fatica, in due anni la monoposto è cambiata moltissimo. Serve un pilota concentrato e capace di gestire tutta l’elettronica, modificandola sia in gara che nelle prove ufficiali”.
C’è spazio anche per la globalità della Formula 1 di oggi, arrivata a uno snodo cruciale: l’ultima stagione prima delle modifiche dell’anno prossimo. Anche la competitività di Fernando Alonso dipende da tutto ciò: “Nel 2022 non è logico dire che si riparirà da zero, ma si partirà da una posizione differente rispetto al 2021 e al 2020. Tutto gira intorno alle nuove macchine che verranno. Io credo che quando inizierà questa stagione 2021 cercheranno tutti di capire cosa fare come impegno economico, strategico e delle case automobilistiche, che non hanno tutti i soldi che avevano tempo fa”.
Nel corso della diretta sono stati tanti altri gli argomenti toccati, come gli esordi alla Minardi e la rivalità con Schumacher nei due anni che premiarono lo spagnolo nel 2005 e nel 2006 con il titolo Mondiale. E soprattutto, un ricordo legato anche a Adrian Campos, ex pilota della Minardi recentemente scomparso e figura molto importante per Fernando nei suoi primi anni: “La lealtà e il rispetto tra un pilota e un giornalista sono fondamentali. A una gara, prima che lui andasse alla Renault, dovetti fare per forza una domanda relativa al suo possibile passaggio nella scuderia di Briatore. Campos era accanto a lui, guardò per terra, imbarazzato, e Alonso mi rispose che ci stavano lavorando ma non c’era ancora nulla di sicuro. Quando siamo usciti dal circuito, li ho visti da lontano e Adrian è stato molto gentile: ha permesso ad Alonso di venire da me a rivelarmi in gran segreto che il suo passaggio alla Renault era fatto. E anche grazie a lui tra me e Fernando si è instaurato un rapporto diverso tra noi”.
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