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Lawrence Stroll è entrato di prepotenza nel mondo della Formula 1. Il ricco magnate, insieme a un consorzio da lui guidato, ha preso possesso della Force India nel 2018 dopo il fallimento della proprietà Vijay Mallya. In seguito, ha immediatamente rinominato il team indiano in Racing Point. Tuttavia, a breve dovremo salutare anche quest’ultima denominazione. Il canadese ha da poco acquistato una quota di maggioranza della Aston Martin con l’intenzione di riportare in Formula 1 la leggendaria casa britannica.
Insieme all’attuale team principal Otmar Szafnauer, è stato studiato un piano triennale che porterà la Aston ai vertici del Circus. In soli tre anni dunque, si punta alla vittoria, che manca dal GP del Brasile del 2003, quando la squadra era ancora conosciuta come Jordan. “Probabilmente è un piano triennale“, ha rivelato il team principal statunitense al sito ufficiale della F1. “La fabbrica ci porterà via un paio d’anni, così come l’assunzione del personale adeguato. Durante quella fase di transizione non puoi essere al 100%”.
“Quindi si tratta di un piano triennale, dove dovremo migliorare costantemente, senza mai fare passi indietro. Al termine di quel triennio, il nostro obiettivo è quello di raggiungere il podio ed essere competitivi quanto i primi tre. Vogliamo vincere qualche gara e piazzarci regolarmente nelle prime tre posizioni. Anche se non saremo terzi, ma quarti o quinti, vogliamo assolutamente arrivare al livello in cui i primi tre si trovano attualmente. Per noi sarebbe un successo”.
Lo scorso campionato, il primo disputato interamente, la Racing Point si è assicurata la settima posizone in classifica costruttori, anche grazie alle performance di Sergio Perez, il quale ha segnato 52 punti su 73 totali. Durante i test prestagionali per la stagione 2020, la squadra di Stroll ha fatto discutere di sè per l’incredibile somiglianza della RP20 con la Mercedes W10. Staremo a vedere come si evolverà la situazione, vista anche la crisi finanziaria provocata dal Covid-19.