Credit: Red Bull Content Pool
Secondo il finlandese ad affossare la Rossa sul circuito dedicato ai fratelli Rodríguez sarebbe stata l’alta quota alla quale si è disputato il GP del Messico. Non è stato il fine settimana che ci si sarebbe aspettato dalla Ferrari, ancora in lotta in campionato per conquistare il titolo di vice campione del mondo costruttori. Hakkinen ha ammesso che la conseguenza di correre a quota 2.200 metri si è vista e sentita tutta. Almeno, per quanto riguarda la Ferrari.
Se in occasione delle qualifiche Carlos Sainz e Charles Leclerc non sono riusciti ad andare oltre il quinto e settimo posto, mentre a termine della gara, la domenica, lo spagnolo ha chiuso il suo GP del Messico nella stessa posizione dalla quale era partito. Non è andata meglio al pilota monegasco è passato sotto la bandiera a scacchi al sesto posto.
“In Messico la Ferrari non è mai stata veramente in gara con Red Bull o Mercedes a causa dell’altitudine – ha commentato l’ex pilota – Il problema è che non riuscivano a sfruttare a piena potenza i loro motori. È incredibile vedere come questi fattori possano influenzare le prestazioni di una vettura in modo così drammatico“.
Il Team Principal della Ferrari, Mattia Binotto, sebbene abbia riconosciuto che l’alta quota abbia avuto un ruolo importante nella mancanza di prestazione della F1-75, ha anche sottolineato che ci fossero ulteriori questioni che avrebbero influito sulla performance generale.
Se per la Ferrari il GP del Messico è stata una gara da dimenticare, non si può dire lo stesso della Red Bull e di Max Verstappen. Proprio sul tracciato intitolato ai fratelli Rodríguez, l’olandese è letteralmente entrato nella leggenda, conquistato la quattordicesima vittoria della stagione. Un record. Hakkinen, per l’appunto, ha elogiato l’attuale campione del mondo in carica e il suo team.
“È stata una giornata incredibile per Verstappen e per la Red Bull. Si trovano in una posizione perfetta: hanno completa fiducia nella loro monoposto, in loro stessi e nelle loro strategie – ha raccontato l’ex pilota di Formula 1 – Nella prima parte della corsa, Max è riuscito a preservare le gomme Soft nonostante Hamilton spingesse per raggiungerlo. Quando poi è passato alle medie si è potuto vedere chiaramente che la scelta della Mercedes di montare le mescole più dure sarebbe risultata essere troppo conservativa“.
Quando mancano ancora due gare al termine della stagione, Hakkinen non si stupirebbe più di tanto se Verstappen riuscisse ad aumentare il proprio bottino di primi posti in Brasile e ad Abu Dhabi.
“Max è un pilota di un altro livello. Vincere 14 Gran Premi in una stagione è pazzesco, è qualcosa che non avevamo mai visto prima. Potrebbe tranquillamente anche incrementare questo numero“, ha concluso.