Credits: Media Alpine
Già a Singapore Fernando Alonso romperà il muro delle 349 partenze in Formula 1 imposto solo l’anno scorso da Kimi Raikkonen. Un’occasione che porta a riflettere sulla grande, longeva e di successo storia del quarantunenne spagnolo, che di lasciare alle spalle questo capitolo della sua vita non ne ha alcuna intenzione. E che anzi è in procinto di concludere la parentesi Alpine, ma solo per aprirne un’altra con Aston Martin a partire dal 2023.
In merito lo stesso Fernando ha commentato tali record: “Conosco i numeri delle partenze perché ogni settimana ce lo ripetiamo, però non sono così interessato a questo. Sono contento di essere in Formula 1 da molti anni, con altri due all’orizzonte, o quel che sia il tempo in cui sarò nel giro. Sicuramente raggiungerò le 400, che una gran cifra”.
“Dimostra la mia passione per lo sport e la mia disciplina nel competere ad alti livelli. [D’altronde] Se non performi, la squadra certamente non ti permette di raggiungere i 400 Gran Premi in carriera”, questo si legge su Autosport.com.
Una carriera iniziata nel lontano 2001 con Minardi, e che farà di lui come uno dei piloti più in attività nel circus di sempre. E che lo ha visto in panchina solo nel 2002, e nel biennio 2019/2020 dove, in seguito al primo ritiro, si è dedicato ad altri tipi di competizioni.
Si contano sulle dita di una mano i piloti che possono vantare 300 o più partenze. Come Lewis Hamilton a 304, Michael Schumacher e Jenson Button entrambi a 206, e Rubens Barrichello a 322. Un club a cui si unirà presto anche Sebastian Vettel proprio nell’ultima gara del suo straordinario curriculum, quando ad Abu Dhabi festeggerà la sua trecentesima.