Credits: Red Bull Press Area
Alexander Albon cala la maschera del duro, tipica di ogni pilota, e ammette con sincerità che aver perso il posto in Red Bull è stato doloroso. L’ex Toro Rosso però è fiducioso di tornare a vedere sventolare la bandiera thailandese in Formula 1 nel 2022.
Albon era arrivato in Red Bull a metà 2019 sostituendo Pierre Gasly, retrocesso in Toro Rosso, dopo una prima parte dell’anno ampiamente al di sotto delle aspettative. Le sue prestazioni, seppur comunque lontane da quelle di Verstappen, non sono sembrate negative tanto da conquistarsi il rinnovo per il 2020. Ma nel 2020, appunto, fatta eccezione per qualche gara, Albon non è mai più stato all’altezza della Red Bull e cosi dall’anno prossimo dovrà accontentarsi del ruolo di terzo pilota.
Con un post pubblicato sul suo profilo Instagram Albon ha ringraziato i suoi numerosi sostenitori, insistendo di aver dato “tutto” durante la stagione 2020. “Non posso mentire ragazzi, fa male”, ha detto il thailandese, “Ho dato tutto là fuori, ma non è stato abbastanza. Voglio dire un enorme grazie a tutti voi che mi avete supportato durante quest’anno, in particolare ai miei fan thailandesi. Nonostante tutte le diverse opinioni sentite là fuori, ho sempre avuto voi ragazzi a spingermi e supportarmi”.
La speranza è comunque quella di tornare nel 2022. “Non mi arrendo, ho dedicato la mia vita a questo e non lascerò che finisca qui”, ha aggiunto. “Ho ancora qualcosa da dare e il mio obiettivo è tornare al 2022 per sventolare di nuovo la bandiera thailandese”.
Alexander Albon ha chiuso la stagione al settimo posto nella classifica piloti a quota 105 punti, cioè in parità con Carlos Sainz. Nel corso dell’anno è riuscito a conquistare anche due podi, al Mugello ed in Bahrain. Un bliancio che non ha soddisfatto i piani alti della Red Bull che per il 2021 ha scelto Sergio Perez