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Dichiarazioni

Imparare dai vincenti: l’anno in Ferrari di Zhou

Dalla Sauber alla Ferrari: cosa ha imparato Zhou in un anno

Zhou Guanyu, da un anno pilota di riserva in Ferrari, ha spiegato di aver imparato molto osservando da vicino Lewis Hamilton e Charles Leclerc, dopo l’esperienza accanto a Valtteri Bottas. Il cinese ha potuto studiare il loro approccio al lavoro in pista e fuori, imparando a conoscerne metodi e mentalità. Pur riconoscendo alcune diversità, Zhou ritiene che non ci siano grandi differenze.

Zhou ha trascorso tre anni in Sauber, entrando nel team svizzero come rookie quando la scuderia correva sotto il nome di Alfa Romeo, affiancato dal finlandese Valtteri Bottas. Quest’ultimo, forte dell’esperienza e delle vittorie conquistate in Mercedes, ha stretto un rapporto molto positivo con lui. Entrambi hanno perso il sedile per il 2025 dopo l’arrivo di Audi, che completerà l’acquisizione della squadra nel 2026, ma hanno trovato nuove opportunità. Bottas è tornato in Mercedes come riserva, mentre Zhou ha assunto lo stesso ruolo in Ferrari, doveva aveva già fatto parte della Academy dieci anni fa. Nel suo nuovo incarico ha contribuito allo sviluppo della SF-25 e al lavoro al simulatore, supportando Leclerc e Hamilton, piloti di altissimo livello.

Le lezioni di Hamilton, Leclerc e Bottas

Aver lavorato accanto a tre piloti vincenti mette Zhou nella pozione ideale per confrontare i loro metodi e trarre insegnamenti preziosi. Ha raccontato di aver cercato di sfruttare ogni occasione. Parlando del suo anno in Ferrari e dell’obiettivo di tornare presto in griglia, ha spiegato quanto sia stimolante vivere il quotidiano di un team stabilmente al vertice: “Mi sembra che il modo in cui tutti e tre lavorano sia molto simile. Certo, ognuno ha il proprio modo di lavorare, ma nel complesso non vedo grandi differenze. È stato bello poterli osservare da vicino e imparare da loro“, ha dichiarato.

Nel primo anno con Valtteri è stato un po’ uno shock per me. Ho capito quanto sia importante costruire una squadra e motivare le persone in fabbrica. I risultati arrivano automaticamente quando si lavora duramente. Ho potuto sfruttare la sua enorme esperienza in Formula 1 e applicarla alla mia crescita. Già dall’inizio dell’anno scorso mi sono adattato meglio e ora, osservando anche Charles e Lewis, continuo a trovare aspetti da cui prendere spunto. È qualcosa di molto importante per me“.

Mentalità Ferrari e crescita personale

Zhou crede che in Ferrari venga dato più tempo ai piloti per lavorare sul loro potenziale durante il weekend, con un maggiore focus nel trovare ciò di cui hanno bisogno per performare: “In questa scuderia, hai molto tempo a disposizione da passare con i tuoi ingegneri nel weekend di gara. Il tempo penso sia più del doppio rispetto a prima, perché credo che la programmazione sia diversa“, ha continuato. “Qui, durante i weekend di gara, sei sempre focalizzato solo sui risultati di guida, che è ciò che amo. Questo non lo avevo in Sauber. Penso che quello mancasse perché quando fai molte attività oltre a concentrarti con il tuo gruppo di ingegneri, la tua testa vaga un po’. Noi qui vogliamo solo concentrarci sulla guida“.

Sebbene il pilota cinese non abbia ancora ottenuto un ritorno in griglia in Formula 1, e apparentemente ha poche chance di farlo per il 2026, crede che il tempo trascorso in Ferrari lo abbia reso un pilota molto più forte rispetto a quando è tornato alla Scuderia alla fine dell’anno scorso. “Li avevamo raggiunto un muro“, ha confessato. “Ci sono stati molti cambiamenti e, ad essere onesto, non era piacevole. Abbiamo avuto diversi team principal in un anno e mezzo. Continuavano a cambiare e ogni volta che arrivava qualcuno di nuovo, certo, ci sono cose buone, ma poi apportavano molti cambiamenti che rompono inevitabilmente l’equilibrio della squadra“.

La gente forse non lo sa, ma in tre anni ho avuto tre ingegneri di pista diversi. Questo non è positivo, perché dovresti costruire delle relazioni. Il primo anno mi è piaciuto molto e improvvisamente ho dovuto cambiare. Non avevo molta voce in capitolo nelle decisioni e in ciò che le persone facevano dietro le quinte. Non è stato bello per i piloti“.

La chiave del successo è la stabilità

La Ferrari ha la priorità di instaurare stabilità nella gestione della gara. Zhou crede che questo sia un approccio più utile per i piloti, anche per quelli esperti come Hamilton. “Quando sono arrivato qui, ho capito quanto è importante il modo in cui costruiscono la squadra per la gara. Perché parti dalle basi. Per esempio Lewis era un po’ come me, molto nuovo nel progetto“, ha spiegato. “Ma poi è arrivato, ha avuto la possibilità di restare con le stesse persone e cercare di fare le cose a modo suo, adattando la sua guida nel modo in cui voleva. È davvero utile per la gara, perchè la domenica è tutto così intenso, così compatto. Hai bisogno del tempo per entrare nel ritmo. Qui è davvero importante“.

Hai pieno supporto e hai anche un coach e un ingegnere che possono guardare nei dettagli. È tutto più stabile e organizzato. Ti dà molto più tempo per concentrarti su ciò che devi migliorare come pilota nella tua guida, piuttosto che su altro. In Sauber ho avuto un anno molto difficile con la macchina ovviamente non competitiva. Cambiare ingegnere ogni anno non ha di certo aiutato, non ti permette di comprendere davvero l’altro“.

Un anno di crescita in Ferrari per Zhou

Ci stiamo avvicinando al finale di stagione, per Zhou alla fine del suo anno con Ferrari, ed è tempo di tirare le somme. Il pilota cinese crede di essere cresciuto e migliorato grazie alle opportunità che gli sono state date tramite lavoro al simulatore e uscite TPC: “Onestamente, mi è piaciuto davvero“, ha dichiarato. “Prima di tutto era un team in cui conoscevo già più della metà delle persone grazie al passato, dall’esperienza nella Ferrari Academy, da giovane. Mi è piaciuto molto essere più coinvolto in un progetto di Formula 1, capire come il team funziona non solo nel weekend di gara ma anche in fabbrica. È stata un’esperienza completamente nuova“.

È molto diverso da ciò che avevo nell’altro team, in senso positivo. Mi sento come se avessi imparato molto, anche se quest’anno mi è mancato correre. Ma comunque, quando prendi una stagione  fuori, puoi davvero osservare le cose dall’esterno. Questo ti rende un pilota migliore, più pronto per il ritorno. È stato bello. Il team e i tifosi sono davvero amichevoli, gentili e fantastici. Sto facendo le mie cose e mi sto divertendo“.

Il futuro…

Il futuro nel Motorsport del pilota cinese non è mai stato incerto. Zhou ha confessato di aver avuto diverse opzioni tra cui quella di correre in altre categorie: “Per me, è stata una decisione piuttosto semplice, perché alla fine dell’anno scorso avevo diverse scelte per correre in altre serie, ma anche avere un ruolo da riserva o terzo pilota”, ha confessato. “Era abbastanza chiaro che volevo prendermi uno o due anni per stare nel paddock. Quando non sono lì, sono in fabbrica a fare simulazioni con il team, capire ciò di cui hanno bisogno e fare test per loro, o fare TPC e test con la vettura di due anni fa“.

Ho fatto anche un test Pirelli prima dell’estate. Tutte queste cose erano già molto importanti per mantenermi in forma ‘da gara’. Riguardo al correre in altre serie… sento che in questi due anni voglio assicurarmi che, se c’è un’opportunità, io sia qui. In altre categorie, l’opportunità vola via. Quindi questo è il mio piano per ora. Poi, certamente, quando sentirò che le mie chance in Formula 1 sono completamente chiuse, sarò aperto a correre altrove o magari adottare un altro ruolo nel Circus“.

Published by
Anna Cacciatori