Nella vita le volte che ci possiamo permettere di illuderci sono poche. Un pilota, non sei tu a decidere di tifarlo, è lui che sceglie, indirettamente, te. Sei tu il privilegiato, tu quello che, sportivamente parlando, vivrà una specie di rapporto simbiotico a distanza: sarai felice quando lo sarà lui, triste, arrabbiato, piangerai anche quando vedrai scendere le lacrime a lui. È un qualcosa che le parole non riescono a spiegare, perché è impossibile farlo. Quando decidi di supportare, tifare un pilota, senti di aver trovato un idolo e saresti disposto a tutto per vederlo felice. Tra te e lui si instaura un’irreale fedeltà sportiva: solo perché magari ha avuto un anno storto, non puoi ringraziarlo, cambiarlo, lasciarlo in un angolo e salire sul carro del vincitore. Il vero tifoso c’è nei momenti difficili, quando lo vedi triste, rassegnato, dimesso, lui sa che il vero tifoso c’è! Se vedi i dubbi che lo assalgono, assalgono anche te, ma in un certo senso, non perdi la speranza.
Se mi chiedessero di descrivere il nostro pilota con due parole, non avrei dubbi: è vorace e spietato, lo ha dimostrato, e ampiamente. Proprio come i grandi campioni di Formula 1, solo per l’amore del correre, lotta col coltello tra i denti, anche quando la monoposto non te lo permette, non per una vittoria, ma per un quinto posto, oppure quando proprio le cose vanno bene, per una posizione a podio. Un talento, riconosciuto da più parti che solamente i più ottusi non riescono a vedere; attestati di stima arrivati da più parti, da addetti ai lavori e dagli ex colleghi. Un uomo, che gara dopo gara continua a far sognare gli appassionati e a dare spettacolo in pista. Per tutto questo e molto di più, tanti auguri Fernando!