Credits: Scuderia Ferrari Press Area
Decretare il migliore della storia del Circus è un’ardua impresa, perché vi sono troppo fattori da prendere in considerazione e innumerevoli differenze tra le varie epoche da non sottovalutare. Ecco perché Jean Todt non considera Michael Schumacher come il miglior pilota della storia, nonostante la supremazia ottenuta con lui in Ferrari dal 2000 al 2004, che ha portato il team di Maranello sul tetto del mondo dopo un digiuno lungo 21 anni. Perciò ha dichiarato: “Stabilire chi sia il più grande pilota della storia del Circus è davvero complicato. Ritengo che ci siano campioni che si sono distinti e per questo ritenuti strabilianti nelle varie epoche”.
“Basti pensare per esempio a Fangio che era il migliore della sua epoca, stessa cosa Jim Clark. Per tali motivi non ho mai considerato Schumacher come il più grande pilota della storia. Attualmente Hamilton è il migliore. Ci sono stati decenni in cui c’è stato soltanto un pilota al vertice che si è distinto. Non si può decretare il migliore soltanto in base al numero di titoli vinti, ma ci sono tanti fattori da tenere in considerazione. Per esempio, ai tempi di Fangio c’era un numero minore di gare, si poteva usare la vettura del compagno di squadra e anche il sistema di assegnazione dei punti era differente. Per tali motivi è impossibile fare un confronto netto”.
Ma Todt non ha spiegato soltanto i motivi per cui non ritiene Schumacher il miglior pilota della storia, ma ha anche parlato dell’olandese della Red Bull e di Hamilton. “Max Verstappen mi ricorda Kimi Raikkonen, non solo per il talento e l’essere molto diretto. Entrambi mi sembrano indifferenti a tutto ciò che non rientra nella cerchia dei loro interessi su cui si concentrano totalmente. Di Hamilton ammiro la longevità, anche se è più semplice gestirsi quando si ha la miglior monoposto. Lewis sorpasserà Michael? Buon per lui se ci riuscirà, anche se attualmente ci sono ancora due sette volte campioni del mondo” ha così concluso il presidente della FIA.