Venerdì 30 agosto 2024
Libere 1 – Ore 13:30 – Diretta su Sky Sport F1
Libere 2 – Ore 17:00 – Diretta su Sky Sport F1
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Sabato 31 agosto 2024
Libere 3 – Ore 12:30 – Diretta su Sky Sport F1
Qualifiche – Ore 16:00 – Diretta su Sky Sport F1
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Domenica 01 settembre 2024
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Analisi della redazione

“The show must go on”: quando lo sport si fa spettacolo

A Melbourne si festeggia, ma l’epilogo in Australia è vergognoso: la Formula 1 non può essere, a tutti i costi, uno spettacolo da brividi

Undici titoli mondiali sorridono insieme, stremati e un po’ confusi, sul podio del GP d’Australia, terzo appuntamento del 2023. Tre generazioni a confronto: la sfrontatezza di chi è in capo al mondo, l’esaltazione di chi ci vuole ritornare. Potrebbe essere l’immagine gloriosa della Formula 1 moderna, un simbolo di riscatto e redenzione. Un’immagine che, però, arriva alla conclusione di uno dei peggiori esempi della vera essenza della Formula 1. A seguito dell’ennesimo errore di giudizio, l’ennesima incomprensibile decisione della direzione gara.

Una gara dal sapore infinito, iniziata all’alba per noi italiani, con le sue tre bandiere rosse e ben quattro ripartenze. Alla fine del GP d’Australia il clamoroso ritiro di Leclerc, che sembrava destinato a essere l’evento più chiacchierato del weekend, è stato oscurato al punto da sembrare fosse avvenuto in una corsa precedente. È composto Verstappen nell’esultanza in radio, polemico ai microfoni delle interviste prima del podio: anche lui, sebbene indisturbato da tutto ciò che gli succedeva attorno, non comprende il motivo di ciò che è successo.

L’esultanza del pubblico sugli spalti di Melbourne accompagna il ridicolo spettacolo ordito dietro le quinte. Ridicolo e pericoloso. Perché ripartire in griglia a Melbourne, con un rettilineo di partenza cortissimo, pneumatici e tracciato che si stavano raffreddando e il sole di traverso negli occhi, per soli 2 giri, è una decisione folle. Un rischio che non aveva nessuna necessità di essere affrontato. Che i direttori di gara non capiscano cose del genere è inaccettabile.

GP AUSTRALIA 2023: THE SHOW MUST END

Bastava concludere la corsa dopo la seconda bandiera rossa. L’ostinazione nel riprendere la gara a ogni costo è il triste epilogo di una Formula 1 ormai alla ricerca di una spettacolarizzazione forzata per alimentare il fenomeno social. Il precedente del Gran Premio d’Azerbaigian ’21 influisce poco: uno sport come questo deve prendere in considerazione le variabili di ogni circuito presente nel calendario. E deve essere compito del responsabile di gara tener conto di queste variabili, in ogni decisione, il più tempestiva possibile.

Troppo da chiedere? Non per un direttore di gara, uno dei ruoli più alti e determinanti nella Formula 1. Nelle cui mani, oltre che la salvaguardia dello sport, affidiamo anche la sicurezza dei piloti. Il GP d’Australia si aggiunge tristemente alle tante derive di una Formula 1 che potrà pur vantare di poter avere trenta circuiti nel calendario, ma che ha ancora strada da fare per ristabilire il prestigio di una volta.

Published by
Alessia Verde