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Test Formula 1

Test Ferrari a Imola: si tratta del nuovo motore?

SORPRESA FERRARI A IMOLA NELLA GIORNATA DI GIOVEDÌ CON CHARLES LECLERC. DOMANI È ATTESO CARLOS SAINZ AL VOLANTE DELLA SF71-H

Pochi giorni dopo il weekend del GP Italia, la Scuderia Ferrari è a lavoro, con due giorni di test privati all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, con i piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz, che si alterneranno al volante della SF71-H del 2018.

Nella mattinata di giovedì, Charles Leclerc ha aperto le danze a queste giornate di test, prima di affidare la monoposto al compagno di squadra, Carlos Sainz, che scenderà in pista nella giornata di venerdì 17 settembre.

Come da programma, il monegasco è sceso in pista, finché secondo indiscrezioni provenienti da Imola, è stato costretto a fermare la monoposto alla Variante Alta, per un problema apparentemente di motore, come si evince dal fumo che fuoriesce dall’airbox posta al di sopra la testa del pilota. Il ferrarista è poi sceso nel pomeriggio per proseguire con il lavoro.

TEST MOTORE 2022?

Non sappiamo nulla sul motivo del test, che secondo il regolamento deve essere fatto con una vettura vecchia di almeno due anni. Tuttavia, quest’operazione ha destato molta sorpresa e attenzione. Secondo alcuni, Ferrari potrebbe aver sfruttato quest’occasione per lavorare sulla power unit e la nuova benzina, che prevede di introdurre in Turchia. Inoltre, potrebbe testare alcune soluzioni per il motore del 2022.

Come sappiamo tutti, la Scuderia Ferrari viene da una stagione disastrosa, come il 2020, frutto della direttiva FIA che ha imposto al team di rivedere il super motore utilizzato fino al GP d’Italia 2019, andando a depotenziarlo. La direttiva è nata, in seguito anche alle proteste degli altri team sul motore del Cavallino Rampante, che ha portato i commissari a mandare ispettori in fabbrica.

Altra possibile teoria è che Ferrari abbia organizzato il test, per lavorare sull’aerodinamica, utilizzando due ali. Lo scopo è trovare la miglior correlazione tra di dati aerodinamici, e i problemi riscontrati nelle ultime gare. La correlazione si riferisce ai dati ottenuti al simulatore, paragonati poi ai risultati effettivi della pista.

IN PASSATO MARANELLO HA USATO ANCHE GT PER I NUOVI PROPULSORI

Malgrado non si potesse effettuare test con una monoposto attuale, non è chiaro se il divieto sia esteso anche ai motori, e ancor meno se questi non siano stati omologati, come succederà alla nuova power unit che andrà in Turchia. Inoltre, sempre secondo il regolamento, dovrebbe essere tenuto conto del limite delle ore al banco di prova.

Tutto questo, fa pensare che l’unità di potenza testata oggi dalla Ferrari, possa essere dotato delle nuove evoluzioni previste. In passato, la Scuderia di Maranello, ha utilizzato altri veicoli, tra cui alcune GT per testare i nuovi motori. La stessa modalità utilizzata anche da Toyota, poco prima di entrare in Formula 1, installando il motore nei prototipi che concorrevano nel WEC.

Published by
Giorgia Meneghetti