Telepass, se fa tre bip stai molto attento: qualcosa va storto | La prossima volta scatta il salasso

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Milioni di italiani hanno detto addio alle code al casello da quasi 40 anni, ma anche Telepass può incepparsi: guida ai segnali d’allarme.

C’era una volta la cara, amata fila al casello. Chi ha qualche capello bianco in testa, o magari non ne ha più, non può non ricordare queste scene tra le più “emozionanti” della propria infanzia.

L’attesa meta delle vacanze era stata finalmente raggiunta, o al contrario era arrivato il momento di tornare a casa a estate finita. Il viaggio è stato lungo anche a causa del traffico, ma quei minuti di sosta erano speciali.

Papà che cerca le monete e poi abbassa il finestrino e a pochi centimetri compare un signore quasi sempre abbronzato, magari non troppo cordiale, che ritira biglietto e soldi.

Istantanee ricordo di decenni fa, rese sbiadite dall’avvento della tecnologia. Già, perché il Telepass è stato uno dei primi, veri dispositivi “moderni” a fare irruzione nelle vite degli italiani.

Telepass verso i 40 anni di vita: tutto quello che c’è da sapere sul ‘saltacoda’ al casello

La sua ideazione risale al 1986, mentre le prime sperimentazioni avvennero ai caselli di alcune grandi città durante i Mondiali di calcio del 1990. Un ottimo crash test per metterne alla prova l’affidabilità e soprattutto il vero motivo per il quale il dispositivo basato sul trasponder era stato ideato: snellire le code al casello, un topos italiano fin dagli anni ‘60.

Mentre il compleanno numero 40 si avvicina Telepass non ha ormai segreti per milioni di famiglie italiane che lo adottano da anni, ma anche per i tanti viaggiatori “seriali” in autostrada per motivi di lavoro, che non potrebbero più farne a meno.

Attenzione ai bip del Telepass! - F1World.it
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Comportamento anomalo del Telepass? Se sentite tre bip sono guai seri

Siamo ormai abituati a vedere questo strano “aggeggio” posizionato sul parabrezza dell’auto, prima che avvenga l’addebito della somma da pagare sul conto corrente dell’intestatario. Eppure, come ogni device che si rispetti, anche il Telepass può andare in tilt o comunque presentare problemi di funzionamento, spesso legati ai suoi famosi “bip”, che di norma devono essere due. Il primo, acuto, scatta quando si sta per entrare nella corsia del pedaggio, il secondo indica invece che il passaggio è stato acquisito in maniera corretta.

Se il secondo non viene avvertito significa che a causa di un errore nella rilevazione della targa il prelievo non è avvenuto. Qualora invece si avvertisse un terzo bip sarebbe un pessimo segnale. Vorrebbe infatti dire che la batteria è scarica. Passare dal Punto Blu più vicino per la sostituzione risolverà i problemi, ma non nell’immediato. A quel punto, infatti, il conto andrà necessariamente pagato in modalità old style con il casellante. Sempre meglio che improvvisare una retromarcia, manovra vietatissima in autostrada, della quale il casello fa parte, pena una multa da paura e la revoca della patente.