© Mercedes Press Area
Hamilton dovrà adeguarsi ai “ritmi Ferrari” per rendere l’inizio della sua nuova esperienza più facile. Il Campione britannico, infatti, non è abituato alla vita di Maranello. Completamente diversa da quella vissuta dal pilota sino a oggi a Brackley, sede della Mercedes AMG. Sebbene il suo arrivo alla Scuderia italiana nel 2025 sia stato confermato proprio all’inizio del mese, diversi sono i tasselli non presi in considerazione.
La fama di cui gode la squadra del Cavallino Rampante è nota a tutti. E lo storico calore dei suoi “tifosi” è spesso invidiato. Ma dietro le quinte c’è tanto altro. Terminando quella che potrebbe essere definita come una delle relazioni sportive più proficue della storia, Hamilton ha più volte ammesso di realizzare, con questo passaggio, un suo sogno d’infanzia. Sogno che potrebbe condurlo, forse, alla vittoria del suo ottavo titolo mondiale.
L’abbandono della Mercedes da parte di Lewis Hamilton è un cambiamento su cui molti, se non tutti, hanno espresso i loro pareri. Tra questi, si evidenzia quello dell’ex pilota automobilistico tedesco Hans-Joachim Stuck, che ha voluto prendere in considerazione un aspetto passato in sordina rispetto agli altri. La differenza che c’è tra l’ambiente del team italiano e quello degli altri. Messo in evidenza più volte anche dagli stessi piloti. “La Scuderia lavora in modo diverso rispetto alla Red Bull o alla Mercedes” ha infatti affermato Stuck a Eurosport.
Ma nonostante “Hamilton sia una personalità eccezionale“, la preoccupazione che questa sia stata una mossa sbagliata permane. Soprattutto dopo che piloti del calibro di Fernando Alonso e Sebastian Vettel non sono riusciti nel loro intento di riportare alla Scuderia la gloria di un tempo. Da mettere in evidenza è però che, malgrado il britannico non sia certo abituato al sistema italiano, “Se sarà in grado di far fronte al sistema Ferrari, dove tutto funziona un po’ diversamente” come ha affermato Stuck, è ancora da vedere. Ma sino ad allora la strada è ancora lunga, e soprattutto difficile.
Martina Romeo