Sergio Marchionne scrive ai dipendenti: «Vietato accontentasi: dobbiamo lottare per il Mondiale»

26-flagsSergio 2.jpg

In Ferrari tremano i sedili. Quella che si è conclusa ieri ad Abu Dhabi non è stato il peggior Campionato della storia del Cavallino Rampante, ma sicuramente il più infruttuoso degli ultimi vent’anni. La Ferrari del 2015 avrà un volto nuovo, più di uno. Dopo gli addii di Domenicali, Marmorini, Montezemolo e Alonso, la Rossa riparte dall’acquisizione di Maurizio Arrivabene, nel ruolo di responsabile della Gestione Sportiva, che ha succeduto a Marco Mattiacci. E proprio in un momento così difficile per la Ferrari, il Presidente della Rossa, Sergio Marchionne, ha voluto scrivere un messaggio rivolto a tutte le persone che a Maranello lavorano.

«Cari Colleghi, ho voluto scrivervi direttamente perché so che nessuno più di voi vuole vedere la Ferrari sul podio. Voi vivete di Ferrari almeno quanto la Ferrari vive di voi, della vostra passione e del vostro talento. Chi lavora alla Gestione Sportiva non lo fa solo perché ama le corse, ma perché sente di far parte di un progetto unico e speciale, perché ha la Ferrari nel DNA. Capisco la vostra delusione, alla fine di una stagione che tutti vorremmo dimenticare. Ma, come spesso accade nella vita, sono proprio i momenti bui quelli che ci spingono verso una fase di rinnovamento e di rinascita, perché ci costringono a trovare la forza e il coraggio per cambiare il nostro destino. Oggi noi abbiamo l’opportunità di iniziare un nuovo capitolo nella storia sportiva della Ferrari. Da sempre, il successo e la forza del marchio Ferrari sono strettamente collegati al mondo della Formula 1; da sempre le corse sono state il laboratorio di ricerca avanzata per tecnologie innovative e sofisticate destinate alle vetture stradali; da sempre le performance in pista sono una prova di carattere, una dimostrazione di cosa Ferrari sa fare».

Un pensiero è stato rivolto ai titolari 2015, Sebastian Vettel, che prende il posto di Fernando Alonso, e Kimi Raikkonen: «Questo è esattamente il motivo per cui dobbiamo tornare ad essere competitivi; per cui Ferrari può e deve tornare a fare ciò per cui è stata creata: essere la migliore. Come sapete, abbiamo deciso alcuni cambiamenti importanti in vista della prossima stagione, a cominciare dalla coppia di piloti. Abbiamo scelto Sebastian Vettel, un grande pilota che ha già collezionato una serie impressionante di record e ha la voglia e le capacità per continuare a dimostrare quello che vale. Crediamo sia la persona giusta per affiancare un altro grande talento, Kimi Raikkonen, che non solo ha l’esperienza e la maturità di un fuoriclasse, ma ha anche il desiderio di condividerle. Oltre ad essere entrambi campioni del mondo, Sebastian e Kimi sono uniti anche da una grande amicizia nella vita. Tutti noi sappiamo quanto sia importante, in questo momento, un sano spirito di squadra; uno spirito che nasce da persone che credono fortemente in un progetto e ne vogliono condividere impegno, sacrifìci e risultati».

La Rossa è al centro di una rivoluzione, sia manageriale che tecnica, dopo l’ennesima fallimentare stagione 2014 di Formula 1: «Un altro dei cambiamenti fondamentali riguarda la guida della Gestione Sportiva. Abbiamo appena annunciato che Maurizio Arrivabene sarà il nuovo direttore generale e Team Principal della Scuderia, in sostituzione di Marco Mattiacci, che tutti noi ringraziamo per il contributo che ha dato negli ultimi quindici anni. Alcuni di voi avranno già avuto modo di conoscere e di apprezzare Maurizio Arrivabene, perché ha lavorato per molto tempo nel settore delle sponsorizzazioni, venendo a contatto con la Formula 1 e, ovviamente, con la Ferrari. Maurizio ha un patrimonio di conoscenze unico perché non solo è da anni vicino alla nostra squadra, ma, come membro, della F1 Commission, ha ben chiare le sfide che ci attendono. Conosce molto bene il nostro mondo e i suoi meccanismi, lo spirito di competizione e il senso della sfida che animano le corse. Ed è stato una fonte costante d’idee innovative per il rinnovamento della Formula 1. Io, personalmente, riconosco in Maurizio le qualità di un vero leader, una di quelle persone che si seguono per l’esempio che dà, per la serietà e l’integrità delle sue scelte, per il modello di uomo che rappresenta. Maurizio gode del mio pieno supporto perché, oltre ad essere un grande professionista, condividiamo la stessa visione di che cosa la Scuderia Ferrari può e deve essere e affrontiamo questa sfida con lo stesso approccio. Ho totale fiducia in lui e nel fatto che saprà trasmettere questi valori anche alla Gestione Sportiva. La strada che abbiamo di fronte non sarà breve né facile. Ma la leggenda Ferrari non è nata seguendo le strade più comode».

formula-1-ferrari-kimi-raikkonen-sebastian-vettel-001

Ha continuato Marchionne: «E’ stata costruita sulle vittorie ottenute con tenacia, sull’ambizione di puntare ogni volta a un traguardo più alto, sulla volontà di eccellere tanto nei risultati quanto nel cammino compiuto per raggiungerli. Il nostro obiettivo è molto semplice: conquistare il posto che ci spetta sia nel Campionato Costruttori sia nel Campionato Piloti. Non possiamo accontentarci di nulla di meno. Per arrivare a celebrare quel traguardo, però, dobbiamo restare umili e continuare a lavorare ad ogni singola gara come se fosse l’ultima. Dobbiamo guadagnarci il successo sul campo ogni giorno, in ogni occasione, ad ogni test. So bene che il vostro impegno non è mai venuto meno. Vi chiedo di continuare a tenere vivo quello spirito; di non temere il cambiamento, ma di cavalcarlo; di non aspettare che sia qualcun altro a dirvi cosa fare, ma di prendere voi l’iniziativa; di condividere idee nuove e consigli con la squadra. Il mondo non progredisce ripetendo all’infinito le stesse cose. Progredisce perché c’è qualcuno che decide di spezzare la catena dell’abitudine e dell’inerzia; perché c’è qualcuno che sceglie di non essere più un risultato del passato ma una delle cause del futuro. Ho voluto dirvi queste cose perché ho fiducia in voi e nelle vostre capacità di diventare gli artefici di quel sogno che tutti noi, in Ferrari, condividiamo. Questo è ciò di cui Ferrari ha bisogno ed è ciò che la nostra storia ci chiede. Da parte mia, vi confermo il mio pieno supporto. Il vostro impegno è indispensabile in questa sfida, ma non sarete soli. Tutti noi lavoreremo insieme fino a quando non vedremo realizzato il nostro ideale.

Ed io metterò il massimo impegno per affermare il ruolo della Ferrari anche nelle sedi istituzionali internazionali della Formula 1. Nessuno più di voi merita di tornare a vincere. Vi prometto che, insieme, faremo di tutto per diventare di nuovo la Scuderia per eccellenza: quella da temere, quella da battere. Buon lavoro a tutti noi, Sergio Marchionne».