Domani toccherà alla Procura fare luce sulla questione. Per mercoledì 8 gennaio alle ore 11.00, Patrick Quincy, procuratore della Repubblica di Albertville, terrà una conferenza stampa a riguardo dell’incidente che ha visto coinvolto il sette volte iridato di Formula 1. La Gendarmeria starebbe ancora raccogliendo tutte le prove per fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente.
Se nei giorni scorsi, oltre alla visita di Philippe Streiff, ex pilota di Formula 1 costretto su una sedia a rotelle a causa di un incidente avvenuto nel 1989, Schumacher ha ricevuto una lettera anche dall’eterno rivale Mika Hakkinen, per la prima volta da quando il sette volte campione del mondo è entrato in ospedale a parlare è stata Corinna Schumacher, moglie del tedesco, che ha rotto ufficialmente il silenzio chiedendo a media e tifosi di lasciare la struttura ospedaliera per permettere ai medici di lavorare con l’adeguata calma evitando loro troppa pressione mediatica, invocando il diritto alla privacy per lei e per i suoi cari.
Il punto più dolente di tutta questa intricata storia riguarda quello delle responsabilità. Secondo Edward Bougins, avvocato del Tribunale di Grenoble specializzato nel risarcimento danni alle persone, ha lasciato intendere come la colpa sia da imputare direttamente ai gestori degli impianti sciistici di Meribel, in quanto nel punto di caduta di Schumacher non erano evidenziati segnali sulla pista per avvisare del pericolo di rocce affioranti dalla neve.