Sam Bird contro il sistema della Formula 1: «I piccoli team prendono piloti paganti»

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Contro la Formula 1 arriva un altro attacco al veleno, questa volta da Sam Bird, ex collaudatore Mercedes e vicecampione del Mondo nella GP2 nel 2013, che in Formula E difende i colori della Virgin. Proprio tra le fila del campionato spinto dalle vetture elettriche hanno trovato posto alcuni tra i giovani che, scartati dalla Formula 1, hanno trovato un modo alternativo per esprimere il loro potenziale come il giovanissimo Jaime Alguersuari che, dopo essere stato scaricato dalla Toro Rosso, e dopo aver collaborato per qualche stagione con la Pirelli, ha trovato uno spazio proprio in Formula E.

Proprio in occasione di uno degli ultimi appuntamenti del Campionati, Sam Bird è stato intervistato dal Times e non ha risparmiato frecciate alla Formula 1: «La Formula 1 non guarderà la Formula E. A meno che tu non abbia un riserva senza fine di soldi non ti prenderanno mai in considerazione – ha sottolineato il pilota da Buenos Aires – I grandi team spendono così tanti soldi per fare i punti che li rendono ricchi grazie ai premi mentre i team più piccoli non hanno altra scelta che ingaggiare piloti che hanno 15 o 20 milioni di euro». Tutto è causato dall’errato sistema di distribuzione dei premi a fine stagione, coi big che si assicurano sempre la fetta più grossa della torta. Ma il campanello d’allarme sta iniziando a suonare: «La Formula 1 ha bisogno di giovani nel lungo termine perché Fernando Alonso, Nico Rosberg, Lewis Hamilton e Jenson Button sono in giro da tempo e quando loro smetteranno, chi ci sarà?», ha confermato Bird.