Credits: Mercedes press area
Nel dopo gara Lewis Hamilton ha fortemente criticato la decisione della FIA di penalizzarlo con dieci secondi durante il GP Russia. Il Campione del Mondo ha definito tale sanzione ridicola e creata ad arte nel tentativo di frenarlo.
“Sono convinto che nessuno prima di me, sia stato penalizzato per una cosa così ridicola. Non ho messo nessuno in pericolo. Ho effettuato prove di partenza in moltissime piste e nessuno ne ha messo in dubbio. Ma le cose vanno così. I commissari erano intenzionati a fermarmi,“ ha così tuonato il pilota della Mercedes ai microfoni del canale britannico Sky Sport F1.
Mika Salo, ex pilota e commissario di gara al GP Russia, dopo aver ascoltato quanto affermato da Lewis Hamilton nel dopo gara ha voluto rispondere: “È una cazzata. Tutto questo non è affatto vero. Tutti hanno le stesse regole”.
“Le indicazioni sono abbastanza chiare. Hamilton ha svolto le prove di partenza all’uscita della pit-lane e dalla pista, facendolo peraltro per due volte. L’ultima prova di partenza, il pilota l’ha effettuata sulla linea bianca che sta quasi alla fine della pit-lane. Pertanto, il motivo ufficiale della seconda penalità, è stata perché Hamilton non ha guidato con un ritmo costante fino alla griglia di partenza, come vuole il regolamento,” ha così specificato Salo, nel corso di un’intervista al quotidiano finlandese Ilta-Sanomat.
Anche Michael Masi, direttore di gara, ha risposto alle accuse lanciate da Hamilton verso la FIA, colpevole secondo il pilota di volerlo frenare: “Dal mio punto vista, la situazione è molto semplice. La FIA è un amministratore sportivo, per cui il nostro lavoro è quello di supervisionare il corretto rispetto delle regole e i commissari che prendono le decisioni sono indipendenti. Quando vengono violate le regole, a noi non ci interessa chi li abbia fatti, che sia Hamilton o qualsiasi altro pilota”.