Credits: Nico Rosberg Twitter
Nico Rosberg è stato intervistato da L’Equipe, parlando della difficile situazione che la Formula 1 sta vivendo, a causa del Coronavirus. Un mese fa la stagione 2020 era sul punto di iniziare, ma la pandemia ha costretto lo sport a fermarsi, con numerose gare cancellate ed altre rinviate. Al momento non sappiamo quando e se si partirà, visto che attualmente tutto il mondo è alle prese nella lotta contro questo virus.
La mancanza di gare, non permette nessuna entrata economica, nessun premio in denaro o dalle sponsorizzazioni delle gare, che rappresentano una vitale iniezione di fondi, specialmente per i piccoli team che ora data la loro mancanza, temono per la loro sopravvivenza nel futuro.
Nel corso dell’intervista, Nico Rosberg si è soffermato sul fatto che i top team debbano assicurarsi che tutti i loro colleghi possano rimanere, in quanto è fondamentale per il futuro dello sport.
“Se si ha una mente egoista che agisce solo per sé stesso, in questo sport tutto collasserà. Ci sono tuttora pochi top team che non stanno al gioco, rimanendo fermi sulla loro posizione. Alcuni di questi migliori team, hanno già donato ed accettato di aiutare i piccoli team perché hanno compreso il quadro generale,” ha così dichiarato Nico Rosberg.
“Non può essere definito uno sport, se due, tre, quattro piccolo team andranno via. Per questo è necessario prendersi cura di loro con i bisogni urgenti di tagliare i costi”.
Il Campione del Mondo 2016, si è riferito alla proposta del budget cap previsto per la stagione 2021 e il nuovo regolamento tecnico che è stato posticipato al 2022. Ma la situazione legato al Coronavirus ha portato scompiglio all’interno della stagione 2020, il cui inizio continua ad essere rinviato, portando incertezza nei team sulle spese.