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Sono passati cinquant’anni. Cinquanta lunghi anni da quelle tragiche qualifiche del Gran Premio di Monza 1970. Era il 5 settembre 1970, quando Jochen Rindt, pilota all’epoca per Lotus, perse il controllo della monoposto durante le qualifiche. Prima della curva Parabolica, andò a sbattere contro il guardrail. Non ci fu nulla da fare. Una tragedia che non ha ancora una causa certa. Ma che sicuramente ha portato via uno dei piloti più promettenti dell’epoca.
Rindt diventò, poi, Campione del Mondo postumo, in quanto nessun’altro pilota, quell’anno, riuscì a superare il suo punteggio alla fine del campionato. Un mondiale, purtroppo, senza champagne e festeggiamenti alla fine. Ecclestone era sul posto, in quanto suo manager ed amico. E proprio lui intende dare vita ad una cerimonia per ricordare la sua scomparsa, cinquant’anni dopo il tragico evento.
Chiaramente la cerimonia sarà svolta a Monza. Probabilmente nel periodo successivo al Gran Premio d’Italia 2020. Periodo successivo che vedrà con grande probabilità anche il Gran Premio del Mugello, tappa insolita per la Formula 1, ma proposta come gara nel calendario ufficiale a causa dell’emergenza data dal Covid-19. Non è ancora certo, ma anche un ipotetico Gran Premio di Imola è in lista. Il presente evento, quindi, sarà celebrato verso ottobre 2020.
Al Monza Eni Circuit Ecclestone porterà la macchina che Rindt ha guidato. Saranno svolte, inoltre una serie di cerimonie alle quali parteciperanno, probabilmente, i piloti che corsero con lui: da Jackie Stewart, che era il grande amico di Rindt, a Emerson Fittipaldi, da Jacky Ickx a Jack Oliver fino ad Andrea De Adamich. Non vi sarà, invece, Nina, la moglie del pilota. La donna ha già manifestato più volte la volontà di non tornare più sulla pista dov’è morto il marito.