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Formula 1

Rinascita McLaren: i segreti dietro la ripresa di Woking

Dagli anni bui alla terza posizione nella classifica mondiale. La McLaren svela i suoi segreti

La prova tangibile della rinascita McLaren è stata Monza 2021, con una brillante doppietta del team color papaya dopo anni di attesa. L’1-2 firmato da Daniel Ricciardo e Lando Norris ha rappresentato infatti una pietra miliare del percorso di ripresa degli uomini di Woking, che occupano attualmente la terza posizione nella classifica iridata costruttori con 240 punti, dietro a Mercedes (433,5) e Red Bull (397,5).
I miglioramenti delle prestazioni e la ritrovata costanza erano però visibili da tempo. Ma qual è il segreto dietro tutto questo? Secondo il Team Principal Andrea Seidl e il direttore tecnico James Key è la sinergia dei vari reparti e la condivisione di un chiaro obiettivo comune.

JAMES KEY: “ABBIAMO CAMBIATO MENTALITA'”

Come riporta Autosport.com, Key ha rivelato che ciò che ha avuto più peso nell’intero processo è stato il cambiamento di mentalità: “Il team era assolutamente aperto al cambiamento. Guardare l’auto nel suo insieme, piuttosto che le singole funzioni, è stato qualcosa che ho notato essere diverso da quello a cui ero abituato. Sentivo che quello probabilmente non stava aiutando davvero nessuno a comprendere il proprio ruolo nella progettazione di un’auto. Quindi, si è trattato piuttosto di avere un progetto unico invece che multipli“, ha spiegato.

Inoltre, si è trattato di essere molto aperti al dialogo. Non é che fosse necessariamente un problema quando siamo arrivati, ma sicuramente non volevamo ci fosse affatto. Le persone erano dunque libere di parlare e affrontare i problemi in modo molto maturo e aperto. Inoltre, era la definizione degli obiettivi a mancare: avevamo bisogno di un progetto per ciò che stiamo cercando di ottenere. E, dal momento che c’erano obiettivi individuali in alcune aree, è stato necessario riunirli insieme, ancora una volta. Penso che, da un punto di vista culturale, ci fosse senza dubbio del lavoro da fare lì, solo per cercare di ripristinare il modo in cui volevamo lavorare“, ha proseguito Key.

“IL NOSTRO UN APPROCCIO ONNICOMPRENSIVO CHE STA FUNZIONANDO”

L’opera di “ristrutturazione” portata avanti dalla McLaren ha messo in risalto la necessità di una nuova galleria del vento e di un simulatore, strutture che sono attualmente in costruzione: “Suppongo che sia stato fatto un passo indietro e si sia dato uno sguardo a quali fossero i punti deboli dell’auto e dove dovevamo migliorare. Abbiamo dunque fatto molte analisi della concorrenza; abbiamo cercato di capire esattamente in cosa eravamo bravi, in cosa non lo eravamo e perché fosse così. ‘È la metodologia? L’attrezzatura che abbiamo? È la nostra conoscenza?’ Queste erano tutte domande davvero fondamentali. E poi abbiamo costruito la vettura da lì e ci siamo posti un obiettivo molto chiaro“, ha detto Key.

E’ quindi ovvio che non sia stata un’illuminazione improvvisa, ma piccoli guadagni che si sono dimostrati di volta in volta efficaci: “È stato fatto passo dopo passo, cercando di affrontare queste debolezze, aggrappandosi ai nostri punti di forza per costruire un pacchetto molto più completo. Si è trattato di un processo. Chiaramente, poi abbiamo avuto l’omologazione e il Covid e altre cose che lo hanno interrotto un po’, e poi in una certa misura la stessa cosa è successa di nuovo nel 2021. E’ stato un approccio abbastanza onnicomprensivo […] È ancora un lavoro in corso. Ma sta decisamente funzionando abbastanza bene ora“.

RINASCITA MCLAREN: OBIETTIVI CHIARI PER UN PROCESSO ANCORA IN CORSO

Nonostante gli attuali successi, la McLaren non ha però intenzione di fermarsi qui. Per Andrea Seidl, vincere di nuovo è una bella sensazione, ma rimane ancora un notevole divario da Mercedes e Red Bull che deve essere colmato: “Ad esempio, quando vedi il deficit di tempo medio sul giro che abbiamo ancora durante tutto l’anno rispetto a Red Bull/Mercedes, abbiamo un’immagine realistica di dove siamo adesso. Sappiamo di avere ancora una buona strada da percorrere, ma, allo stesso tempo, siamo ovviamente ambiziosi. Vogliamo accorciare questo viaggio, ha spiegato il TP.

Insomma, la strada è ancora lunga, ma fin qui il duro lavoro ha ripagato: “Sappiamo che ci sono alcune cose che non possiamo affrettare, come terminare la galleria del vento, che sarà fondamentale. Sono però molto contento di quello che vedo in termini di sviluppo della squadra e di come James e Piers stiano guidando a livello tecnico, ma anche in termini di leadership umana. Questa è per me la chiave per fare gli ultimi passi anche nei prossimi anni“, ha poi concluso.

Published by
Erika Mauri