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Analisi della redazione

In ricordo di Roland Ratzenberger

Roland Ratzenberger: come ha lottato per raggiungere la Formula 1

Roland Ratzenberger, dapprima di diventare pilota, iniziò la sua carriera come istruttore alla scuola di pilotaggio di Walter Lechner. Nel 1985 cominciò a lavorare come meccanico nel team di Alois Roppes in Formula Ford, in Germania, per riuscire a pagarsi un passaggio nella seconda vettura della squadra insieme al figlio del proprietario, Michael Roppes. Nello stesso anno riesce a vincere 11 gare su 19 che lo portano ad aggiudicarsi i titoli austriaco, europeo e tedesco di Formula Ford.

Nel 1986, sotto la guida di Walter Lechmer, vince nella ‘Race Of Champions’  e nella Formula Ford Festival a Bands Hatch. Queste due vittorie lo portano, nel 1987, a correre in Formula 3 e ad un contratto come titolare con la BMW nel Campionato Mondiale Turismo nella squadra di Schinitzer, come sostituto di Gerhard Berger.

In Formula 3, nel 1987, corse per la West Surrey Racing portando una vittoria nel circuito di Nurburgring. Nel 1988 continuò a correre nella categoria con Madgwick, ma durante il corso di questa stagione subì più incidenti rispetto ai successi. Decise di passare alla Formula 3000 con Spirit dove concluse terzo.

L’arrivo in Giappone

Nel 1989, il pilota austriaco, debuttò con Porsche al campionato di Le Mans, dove fu costretto a ritirarsi dopo tre ore a causa di una foratura. Nonostante questa esperienza, Roland, rimase affascinato dall’endurance, e questo lo porta nel 1990, dopo i test con la Toyota in Giappone, a firmare un contratto con il marchio giapponese diventando il loro primo pilota ufficiale europeo.

In quegli anni, arrivò la prima opportunità per passare alla Formula 1 con il team Jordan. Il comproprietario dell’agenzia WWP, Burkhard Hummel, provò a contrattare con un birrificio e un colosso petrolifero per permettere a Ratzenberger di correre con la seconda monoposto. Gli sponsor però non trovarono punto d’incontro e il posto lo prese Bertrand Garchot.

Nel 1992 arrivò insieme a Eddie Ervine ed Eje Elgh nono a Le Mans con la Toyota 92C-V Turbo. L’anno successivo, nel 1993, vince alla Sarthe e ottenne un quinto posto nella classifica generale insieme a Mauro Martini e Naoki Nagasaka. Roland Ratzenberger non smise di sognare la Formula 1 e alla fine quello stesso anno, comprò un appartamento a Monte Carlo Sun.

L’arrivo in Formula 1 e il tragico evento

L’esordio nella categoria regina del motorsport del pilota austriaco, fu sostenuto da Barbara Behlau. L’imprenditrice tedesca pagò 500.000 sterline per permettere a Roland di correre con il nuovo team di Nick Wirth, Simtek. La squadra a causa della poco disponibilità economica potè fornire una monoposto a Ratzenberger solo durante gli ultimi test della stagione ad Imola. 

L’inizio della stagione per Roland Ratzenberger non andò bene. A causa di problemi al motore e un guasto all’ammortizzatore non potè qualificarsi il venerdi del Gran Premio di Interlagos e a causa della pioggia perse la qualifica di sabato. Questa catena di eventi, lo portò a perdere il suo primo Gran Premio stagionale. L’appuntamento successivo fu il Gran Premio del Pacifico ad Aida, dove riuscì ad arrivare undicesimo.

L’appuntamento successivo fu il Gran Premio Di San Marino. Quel Sabato 30 Aprile 1994, Roland si stava giocando la qualificazione per il Gran Premio quando, alla curva Villenueve, la sua ala anteriore si ruppe e il pilota si schiantò a 306km/h. L’incidente gli fu fatale. Il pilota austriaco corse poco in Formula 1, ma la sua morte aiutò a rendere questo sport più sicuro.

 

Ilaria Atzeni

Published by
Redazione