Credits: formula1.com
Si è parlato di Oscar Piastri come l’erede di Charles Leclerc e di George Russell. Almeno per quanto gli abbiamo visto fare nelle categorie minori, di cui ha replicato passo passo le imprese vincendo al primo colpo sia la Formula 3 che la Formula 2. È vero che sia il monegasco che l’inglese non sono dovuti star fermi un anno, tuttavia le aspettative non sono poi così tanto diverse da quelle che riversavamo sui questi due al loro debutto. Per di più c’è da dire che rispetto alle loro prime esperienze, il classe 2001 potrà contare (almeno in teoria) su una monoposto più competitiva di quelle che erano state le Alfa Romeo e le Williams di turno.
Davanti quindi all’avvio del capitolo dedicato alla Formula 1 dell’australiano, c’è chi ha voluto ricordare gli inizi del nativo di Melbourne. Si tratta di Ricky Flynn, che con la sua Ricky Flynn Motorsport nella metà degli anni 2010 ha visto passare diversi piloti di successo che sono già nella classe regina come Lando Norris, o che si stanno apprestando a esordire come – appunto – Oscar Piastri e Logan Sargeant.
“Stavamo facendo abbastanza bene in quell’anno”, ha detto Flynn per cominciare a PlanetF1.com. “Ovviamente prima c’era stato Lando, in quel momento invece c’era Logan Sargeant. Quando mi arriva una email da suo padre eravamo probabilmente già a due terzi del campionato”.
“Mi dice che stavano cercando di venire in Europa per far fare un programma completo al figlio nella classe di karting OK Junior. Chiedeva se avessimo spazio per lui“. E spazio almeno un test per il giovane australiano ce n’era. “Così gli ho trovato un bilocale vicino alla sede, mentre i primi test con noi li ha fatti al South Garda Karting, in Italia nel gennaio del 2016. Sono poi volato indietro insieme a lui ed al suo papà. Da quel punto, ci siamo visti in un paio di occasioni in posti come quello per dirci alla fine: “Va bene, ti prendiamo“.
“Gli abbiamo pagato un anno di affitto in anticipo e poi l’abbiamo inserito in una scuola ad Haileybury, dove vanno molti piloti. È così che tutto è iniziato con Oscar”.
L’ex Alpine è un giovane pacato, una caratterista che lo ha aiutato nel suo percorso. Se non altro basti guardare con quale pazienza è riuscito a farsi strada fra contratti già firmati con la squadra francese e quelli nuovi con quella di Woking. “È un ragazzo tranquillo, calmo e riservato. Che si è preso le cose pian piano“.
“Si è trasferito vicino Londra dall’Australia, dove non aveva nessuno intorno. Una situazione che comunque non lo davvero turbato. Penso che ancora sia uguale [come atteggiamento] quando lo vedi in triglia, anche se è in pole. Nel 2021 non è sembrato affatto confuso o altro. Anche durante gli anni del karting, è sempre stato molto maturo per la sua età“.
“Sono sicuro che lasciare la sua famiglia in Australia non sia stato facile per lui nei primi tre o quattro mesi. Ma da metà stagione è migliorato molto. È molto europeo nel suo modo di vivere ora, è qui in Europa ormai da quasi otto anni e non deve più superare quel cambio culturale. È stato ciò fatto”.
“Era un periodo d’oro per il karting. Avevamo avuto la vittoria del campionato di Lando, l’anno dopo avevamo replicato con Logan; e poi ci sono stati i primi test con Oscar, in cui già potevi dire quanto fosse veloce. (…) I suoi feedback erano buoni, il controllo della vettura era buono. È uno di quei ragazzi d’indiscutibilmente talento che non si fermerà ai kart“.
“Il suo stile è estremamente pulito. Non sembra mai nervoso, non sembra mai che possa volare fuori dal tracciato. Hai sempre la sensazione che sia in totale controllo. Sapevamo che avrebbe avuto un gran carriera nel motorsport, qualunque direzione avrebbe voluto prendere”. Una sottolineatura che indica quanto il suo modo di fare si rispecchi effettivamente nella sua guida.
Di questo potrà darne sfoggio al grande pubblico tra poco tempo. Malgrado ciò è evidente che per l’austriaco il cammino di crescita non si è concluso. “Penso che quella di affiancarlo a Lando sia un buona scelta. L’inglese è incredibilmente veloce e bravo. Non c’è alcun dubbio su questo. Se si guarda a quello che ha fatto in confronto a Ricciardo ed ancora prima, in termini di qualifica, a Carlos Sainz, non c’è alcuna discussione sulle abilità di Lando. Credo che Oscar possa imparare da lui e crescere“.
“Sarà un momento d’orgoglio quando entrambi saranno lì alla prima gara. Entrambi sono emersi da noi, e penso che gli abbiamo dato una mano a raggiungere questo risultato. Avendo lavorato con loro e conoscendo le loro personalità, ritengo che ci sarà una buona atmosfera in McLaren“.
“Senza alcun dubbio Piastri potrà vincere il campionato, così come Norris. Guardando ai suoi record in F2 e F3, non puoi vincere un campionato se non hai qualità da top driver. Ambedue le hanno. Oscar ha qualcosa in più da dimostrare nel suo primo anno rispetto a Lando. Ci riuscirà e molto bene. Dategli una buona macchina, e sono sicuro che lotterà per vittorie, podi e titoli mondiali”.