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Il processo che porterà la Renault a rientrare come team in F1 la prossima stagione, si è concluso stamani.
Dopo gli ultimi procedimenti burocratici, il saldo debiti con le autorità inglesi e il trasferimento delle azioni, gli avvocati della casa francese si sono presentati in udienza questa mattina, confermando l’acquisizione della Lotus.
“Abbiamo completato l’acquisto delle quote, abbiamo le chiavi in mano adesso e possiamo rilasciare dichiarazioni” ha detto uno di loro ai giornalisti.
Adesso l’attesa è per l’annuncio del CEO Carlos Ghosn, riguardo il management, gli sponsor e i nuovi piloti; anche se le indiscrezioni sui nomi di questi ultimi erano già trapelate: si tratta del rinnovo di Maldonado e della promozione del terzo pilota Jolyon Palmer.
Le voci sul ritorno della Renault in F1 erano in circolo da mesi, tuttavia, stando alle parole di Alain Prost: prima del GP di Abu Dhabi non vi erano grandi premesse riguardo al successo dell’accordo.
La power-unit fornita alla RedBull e le prestazioni non del tutto efficienti durante la scorsa stagione, avevano sollevato molti dubbi sulla capacità della Renault di costruire un motore che potesse competere ai massimi livelli; secondo Prost il minimo per tornare ad essere competitivi è tre anni.
“Sarà dura – ha spiegato- ma è un progetto nuovo, una nuova storia e stiamo per entrate in un ambiente molto difficile. Credo che 3 anni siano il minimo”.
“L’accordo è stato firmato alcune ore fa. Il primo anno sarà quello più insidioso. Occorre costruire una strategia, una storia per il futuro e migliorare. Non importa vincere la prossima stagione, è un progetto a lungo termine e richiede tempo.” ha terminato Prost.