Credits: Twitter Guanyu Zhou
Il primo amore non si scorda mai…o meglio, il primo mondiale. Nel caso di Alonso, l’esperienza con la Renault ha segnato un momento molto importante della sua carriera, tanto che la scuderia lo ha rivoluto con sé proprio in vista del prossimo anno. Una decisione che ha fatto letteralmente scatenare gli appassionati, che forse hanno ancora ben impresso nella mente l’ultima gara dello spagnolo, quella che a più di qualcuno a fatto scendere qualche lacrimuccia.
Tuttavia, se da un lato i tifosi non vedono l’ora di poterlo rivedere in pista, dall’altro c’è anche chi ha colto l’occasione per lasciar spazio ad alcune polemiche. In particolare, la scuderia è stata accusata di non aver dato importanza ai giovani piloti. Anche la Renault, infatti, porta avanti un programma per i piloti più giovani che sognano un giorno di poter salire su una monoposto di Formula 1.
Dalla Renault Sport Academy, per esempio, quest’anno sbarcheranno in Formula 2 due nuovi nomi: Guanyu Zhou e Christian Lundgaard. Rispettivamente classe 1999 e 2001, entrambi avrebbero potuto rappresentare una vera e propria ventata d’aria fresca all’interno della scuderia, che per il prossimo anno ha confermato un altro giovanissimo, Esteban Ocon, classe 1996. Nonostante tutto, però, il prossimo anno la Renault ha deciso di lasciare spazio a un ormai veterano del Circus, che quest’anno spegnerà 38 candeline.
In realtà, rispondendo ai commenti a riguardo di questa situazione, Cyril Abiteboul ha fatto sapere che originariamente la scelta si era ridotta proprio a uno di questi due giovanissimi. Zhou e Lundgaard avrebbero potuto realizzare il proprio sogno già a partire dal 2021, ma la situazione contingente ha poi fatto tornare sui propri passi la scuderia francese.
Come riporta Motorsport, sembra infatti che l’inizio tardivo del mondiale abbia limitato le possibilità per il team di andare a valutare i loro effettivi progressi. Di conseguenza, la Renault avrebbe fatto marcia indietro, preferendo concentrarsi su un pilota più esperto, che tra l’altro avesse già un passato all’interno della squadra.
“So che la nostra decisione di riavere Fernando in squadra può essere vista come una mancanza di interesse o lealtà nei contorni del nostro stesso progetto con la Renault Sport Academy. Ma non lo è. Voglio essere estremamente chiaro su questo, non lo è. Il piano originale dell’Academy, quando l’abbiamo formata, era proprio quello di avere un giovane pilota in Formula 1 nel 2021. E chissà? Magari può anche succedere”.
“Ma parliamoci chiaro, è vero che quest’anno la crisi ha avuto impatti molto pesanti, tra cui anche il dover ritardare l’inizio della stagione e, di conseguenza, anche la nostra capacità di giudicare le prestazioni dei più maturi della nostra Academy, Guanyu Zhou e Christian Lundgaard”.
Insomma, ad aver fatto cambiare idea al team sarebbe stata proprio la situazione contingente. Forse anche perché, in un momento come questo, la squadra ha bisogno di un pilota che si senta già bene o male a proprio agio con la vettura e sappia fornire dati di feedback utili per poter procedere con un aggiornamento più corposo sulla monoposto.
Quello che però la Renault ha voluto rimarcare è proprio l’importanza che la Renault Sport Academy continua ad avere, indipendentemente dalla decisione presa nei giorni scorsi. Da questo punto di vista, anche il diretto interessato si è dimostrato d’accordo, riconoscendo il valore aggiunto che l’Academy può portare al team francese.
“Ovviamente sono a conoscenza della Renault Sport Academy e della sua importanza per il gruppo e non posso che essere d’accordo con Cyril. Peso che i giovani talenti siano il futuro. Nella mia esperienza personale, tutti i team che hanno investito in un’Academy sono poi stati ricompensati. Cercherò di aiutare il più possibile, con la mia esperienza anche in diverse categorie e i diversi stili di guida […]”.
Alonso si è poi detto consapevole della responsabilità che graverà sulle sue spalle a partire dal prossimo anno, tanto dentro quanto fuori dalla pista. Essendo un veterano del Circus e avendo sperimentato altre categorie del motorsport, il suo compito sarà anche quello di aiutare quanto più possibile la squadra a migliorarsi. L’obiettivo del team francese è quello di tornare sul podio…e chi meglio di Alonso sa cosa vuol dire combattere, lavorare sodo e sudarsi una vittoria così importante?