Verstappen

Credits: Red Bull Racing Press Area

Dopo un cocente triplo ritiro, la Red Bull e la AlphaTauri avrebbero identificato e corretto i punti deboli identificati in Bahrain

Nel weekend di Manama le motorizzate Honda sono passate dalle stelle alle stalle nel giro di qualche tornata. Se il ritiro di Pierre Gasly aveva fatto risuonare qualche campanello d’allarme nel box del team di Milton Keynes, il doppio DNF di Verstappen e Perez ha riportato nella nottata in Bahrain le Red Bull nel buio più totale. In vista del back-to-back a Jeddah gli uomini delle due scuderie sarebbero stati quindi costretti a fare le ore piccole in fabbrica. Secondo il Campione del Mondo in carica Max Verstappen i tecnici di entrambe le squadre avrebbero già identificato e risolto i problemi riscontrati.

Dalle analisi effettuate nel post-gara sarebbe emerso come entrambe le monoposto sarebbero state costrette a fermarsi per via di un problema alla pompa del carburante. “Abbiamo dovuto intervenire su un paio di aspetti – ha dichiarato il ventiquattrenne di Hasselt ad Autosport – ma la macchina è competitiva. Questo è l’importante. Inoltre questi aggiustamenti sono più facili da apportare rispetto a quelli per una monoposto non in palla“. La temperatura dei freni della RB18 ha rappresentato uno degli aspetti critici nel deserto del Bahrain. “Anche durante i test i freni si scaldano, quindi si cerca di calibrare questo aspetto”.

“In gara però le temperature sono ancora più alte, quindi ad un certo punto ho dovuto indietreggiare”. I guai però non vengono mai soli: da metà gara in poi Verstappen ha sofferto anche per l’assenza del powersteering, aiuto necessario per un pilota di Formula 1. “Durante il pit stop è successo qualcosa che ha danneggiato lo sterzo. Guidare dunque è diventato difficile e dovevo anche difendermi da Carlos. Alla fine tutti gli sforzi sono serviti a poco per via del ritiro, ma anche per quello abbiamo trovato una spiegazione e una soluzione.”