© Red Bull Press Area
Il team Red Bull non si è perso d’animo nell’iniziare a concepire dei cambiamenti per la sua scuderia italiana AlphaTauri. La squadra faentina infatti ha iniziato ad attuare le prime modifiche, oltre che al nome, anche alle infrastrutture e ai funzionamenti. Il nuovo team principal, Laurent Mekies, è già pronto a implementare il numero di parti da prendere in prestito dalla scuderia socia. Inoltre pare che la Red Bull e l’AlphaTauri abbiano in progetto di stringere un rapporto più stretto per quanto riguarda l’organizzazione.
Il CEO della McLaren, Zak Brown, ha iniziato a preoccuparsi e ha affermato di recente che queste partnership tra Team A e Team B dovrebbero essere rimosse alla radice, perché sporcano l’ideale di equità della Formula 1. Uno dei problemi principali è legato al fatto che il secondo team benefici molto dal primo: l’AlphaTauri conosce già in anticipo quali sono i potenziali vantaggi di una o l’altra cosa. Viceversa la Red Bull, mettendo in prova delle funzioni nella scuderia gemella, può sfruttare ciò che gli serve senza rischi.
Nonostante il capo del team inglese abbia richiesto una revisione della questione, il direttore tecnico della Mercedes, James Allison, è molto più rilassato. Pensa infatti che i regolamenti che vietino il passaggio di qualsiasi conoscenza tecnica utile tra le due squadre non vadano ad intaccare nessuna questione legale e che sia tutto sotto controllo. “Non conosco molto bene la natura di questo rapporto tra i due team, ma conosco bene le regole”, avrebbe detto a Motorsport.com.
“E posso dire che, oltre alla parte molto limitata della vettura per cui è consentito fornire, e la quantità di dati tecnici insieme a esse, ci sono regole molto rigide riguardo il non trasmettere nulla che possa essere considerato proprietà intellettuale da un team a un altro”. Allison ci tiene a sottolineare che le regole su questo sono ferree e non permettono comunicazioni tra i team, fuorché nell’area marketing.“Se due squadre hanno un forte rapporto tra loro, non può che trattarsi del lato commerciale”.
Ha ribadito poi che il rapporto tecnico e sportivo sia vietato dalle regole. In passato, ai tempi di Toro Rosso, i rapporti erano più aperti. È accaduto anche per altre scuderie, come Mercedes e Aston Martin che collaboravano di più, ma le cose sono cambiate. Nessuna preoccupazione alla Brown, quindi. Non c’è scampo per una collaborazione più stretta tra scuderie: “le regole sono regole”.
di Francesca Luna Barone