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La scuderia di Milton Kenyes, tira le somme a quello che potrebbe essere il prospetto dei prossimi anni. Sempre più vicino infatti, è il ritiro anche di Helmut Marko, la testa che si cela dietro la direzione sportiva della Red Bull, a seguirlo anche Adrian Newey progettista storico. La sua avventura con Red Bull è iniziata nel lontano 2006, accettando la proposta di Horner di legarsi al team come progettista. Tuttavia, la sua carriera non ha visto solo i progetti fatti per Red Bull, Adrian Newey aveva già una storia dietro di se: vincendo numerosi titoli da progettista nella Williams e in McLaren. In fin dei conti, la gran parte delle macchine vincenti degli ultimi tempi sono passate sotto le sue mani. Oggi tuttavia Newey compie 64 anni, e la Red Bull si prepara: chi verrà dopo di lui?
Stando a quanto abbiamo potuto constatare, cercare un successore per Adrian Newey sarebbe molto più complicato. Tuttavia sembra che la scuderia ci stia lavorando da tempo, considerando anche le intenzioni di Newey di abbandonare la Formula 1, per dedicarsi a un progetto diverso per la casa automobilistica Aston Martin. Questa volta a parlare è Christian Horner, che fornisce una visione più ampia sui fatti:” Il ruolo di Newey come CTO a Tecnologie Avanzate si è evoluto. Ha dovuto considerare tanti progetti precedenti e questo ha costretto tutti a fare un passo avanti. Pierre Wache è manager del team tecnico, e ha fatto un lavoro magnifico.”
“Adrian sta lavorando a stretto contatto con loro. E’ come un enciclopedia del sapere, ma è bello sapere che si ha tanta forza e spessore dal punto di vista tecnico. E questo è dovuto solo al modo in cui lavorano” conclude. Stando alle parole di Horner, Pierre Wache sembrerebbe la personalità più adatta per sostituire il progettista britannico. Wache è ingegnere biomeccanico, con un passato lavorativo all’interno di Michelin, Sauber ora in Red Bull, e che ha già sostituito in passato il ruolo di Newey. Tuttavia nello studio e nella produzione di sospensioni e pneumatici lo definiscono un ‘eclettico’. Sarà mai la scelta giusta per Red Bull?