Credits: Scuderia Ferrari, Press Area
Tempi duri in casa Ferrari, proprio quando si credeva che, dopo stagioni drammatiche, il peggio fosse passato e si potesse finalmente sperare nel titolo che da troppi anni manca a casa della Rossa. I problemi meccanici non vogliono abbandonare la scuderia di Maranello, che, anche in occasione dello scorso GP a Baku, ha dovuto confrontarsi con un doppio 0 in classifica a causa del cedimento della Power Unit sulla monoposto numero 16 guidata dal monegasco Leclerc. Un colpo al cuore per tutti i ferraristi, che sono costretti a passare dalla gioia della pole del sabato alla disfatta il giorno seguente. Tendenza che va cambiata, il prima possibile.
Dopo Barcellona, Monaco e ora Baku, il problema di affidabilità sembra piuttosto grave. Ne è ben consapevole Ralf Schumacher, che pensa che non possa esserci una soluzione semplice e immediata.
“La Ferrari ha subito una debacle con il ritiro di Charles Leclerc e Carlos Sainz“, ha scritto Schumacher nella sua rubrica per Sky Sports, “Una delle cause potrebbe essere una scarsa fornitura di materiali. Ma potrebbe anche essere che i motori sono sovraccarichi e hanno una durata più breve del previsto“.
Il tedesco ritiene che la situazione alla Ferrari sia alquanto drammatica e aggiunge che il Team Principal Mattia Binotto potrebbe avere un compito difficile da affrontare nel tentativo di trovare la giusta via da seguire: “La Ferrari sta male, va detto. La situazione è drammatica e Binotto ha un lavoro difficile. Dopo il buon avvio di stagione, è stata per prima cosa la costanza dei piloti in calo, e poi l’aspetto tecnico. E questo in un momento in cui, in termini di potenziale, si poteva vincere il Mondiale“.
Schumacher pensa inoltre che il team di Maranello potrebbe avere difficoltà a trovare soluzioni nel poco tempo a disposizione prima del GP del Canada: “Devono trovare una soluzione in fretta, ma non credo che la scuderia possa tenere sotto controllo i propri problemi prima del GP del Canada“, ha aggiunto.
La Ferrari ha perso molto terreno rispetto agli avversari della Red Bull e ora si trova a 80 lunghezze dagli austriaci nel campionato costruttori. Leclerc è invece scivolato al terzo posto nella classifica iridata piloti. Ma le cose possono ancora cambiare: “Penso che vedremo molto di più in questa stagione. La Red Bull ha avuto sfortuna all’inizio, ma nessuno è immune al ritiro. Le vetture sono più fragili perché lo stress è tanto“, ha concluso il tedesco.